Dal 26 gennaio 2018 ad oggi, Dragon Ball FighterZ si è imposto nella scena dei picchiaduro come previsto. D’altronde, con un brand del genere e una software house così competente alle spalle, era difficile aspettarsi diversamente. Arc System Works ha saputo realizzare un’esperienza di gioco potenzialmente intuitiva per chiunque, complice il forte franchise alle spalle, ma che fosse anche in grado di appassionare chi legge i picchiaduro ad un livello più avanzato. Lo dimostra una scena competitiva già vivissima che, nel giro di questi pochi mesi, ha già dato la sua prova di forza con tornei nazionali (come il The Colosseum a Roma) ed internazionali (siamo a poche settimane dall’EVO 2018) di grande livello.

Questo dualismo, la necessità di attrarre i fan dell’opera di Toriyama e quelli dei videogiochi di menare, è ben rappresentata dai personaggi che sono stati aggiunti successivamente al lancio, grazie a DLC a pagamento. Bandai Namco e Arc System Works hanno bisogno infatti di ripescare...