A dirla tutta, l’E3 2021 lo avevamo cerchiato di rosso già tempo addietro, quando Microsoft iniziò la sua (spietata) campagna acquisti, culminata con l’annessione di Bethesda, impronosticabile movimento di mercato che ha certamente messo in discussione innumerevoli equilibri all’interno dell’industria videoludica.

Che fosse in atto un cambio di passo, del resto, lo si era intuito e visto già da un paio d’anni, con la presentazione di Xbox One X e il lento, ma inesorabile, consolidarsi di Xbox Game Pass, nuova, e forse unica, “console” che va progressivamente materializzandosi non solo nelle mani dei possessori effettivi di una piattaforma Microsoft, ma anche tra quelle degli utenti PC e, chissà, un domani di quanti altri.

Se l’E3 2021 potrà mai avere un vincitore, Nintendo permettendo beninteso, non potrà infatti che essere il servizio della casa di Redmond, ancor prima che di Microsoft stessa, a modo suo deficitaria e visibilmente in difficoltà proprio dove sembrava non potesse (più) ...