Ghost of Tsushima Director’s Cut è l’ennesima prova dell’inaspettato successo della creatura di Sucker Punch, titolo che dopo roboanti promesse, all’epoca del suo annuncio, si caricò di sinistri timori quando il progetto perse per strada parte delle feature promesse.

Se il dualismo tra la via del samurai e l’utilizzo di tecniche ninja è una nota quasi a margine della trama che fa da sfondo alle carneficine perpetrate da Jin Sakai, quando invece avrebbe dovuto rappresentare la spina dorsale dell’esperienza stessa, la produzione Sony ha saputo farsi amare in altri modi, pur mostrando il fianco a diverse critiche, frutto di uno sviluppo evidentemente altalenante su certi frangenti.

Un po’ come accadde con Days Gone e Marvel’s Spider-Man, come sappiamo bene fu il cuore, il mood del gioco a prevalere su ogni sbavatura e difetto, regalando all’originale Ghost of Tsushima una popolarità insperata, con decine di premi ricevuti dalla critica e milioni di copie vendute ai fan di ogni parte del g...