Annunciato all’E3 del 2019, Ghostwire: Tokyo ha sin da subito calamitato la nostra attenzione. Da appassionati dell’horror e, in particolare, di quello nipponico, la nuova opera di Tango Gameworks sembrava aver tutte le carte in regola per risultare perfetta per chi vi scrive. Aggiungete il fatto che, a presentare il tutto, sono stati chiamati il papà di Resident Evil, Shinji Mikami, e il bravissimo Ikumi Nakamura, concept artist di The Evil Within, e capirete il motivo del nostro entusiasmo.

 

 

Con il passare del tempo, però, il titolo ci è parso cambiare natura, mettendo sul piatto superpoteri e combattimenti a suon di incantesimi. Nonostante il design sia rimasto di nostro gusto, ammettiamo di esserci allontanati emotivamente dal nuovo mondo diretto da Kenji Kimura.

Questo fino a pochi giorni fa, quando abbiamo potuto presenziare digitalmente a un’anteprima esclusiva di Ghostwire: Tokyo.

Durante questo evento abbiamo potuto assistere a una lunga sessione di gameplay, che ci ha permesso di comprendere nel dettaglio meccaniche e atmosfera. Straordinariamente, il titolo prodotto da Bethesda Softworks è, contemporaneamente, sia quel gioco horror che attendavamo con impazienza, che il prodotto action con colpi magici che ci ha lasciati perplessi negli scorsi mesi. Durante questa preview, però, abbiamo capito come gli sviluppatori abbiano deciso di attingere dai rituali di esorcismo nipponici, pur senza trasformare il tutto in un bizzarro shonen.

Ghostwire: Tokyo sembra essere in grado di fare davvero paura e lo fa tramite un’atmosfera sensazionale e un creature design semplicemente da applausi. I mostri che abbiamo visto sembrano provenire dai fumetti di Junji Ito, inquietando e mantenendo il giocatore in un costante stato di tensione. Allo stesso tempo, però, il giocatore potrà difendersi dai nemici con i succitati incantesimi, che vengono trattati come se fossero differenti armi da equipaggiare.

Attraverso la tecnica del Kuji-kiri sarà possibile lanciare onde di energia in grado di ferire gli avversari, oppure lanciare palle di fuoco e colpi legati all’elemento del vento. La varietà di mosse sembra essere tale da garantire differenti tipi di approcci al combattimento, dimostrandosi tanto valido, quanto bizzarro da vedere. Una volta che saremo riusciti a far venire a galla il nucleo dei mostri, starà a noi distruggerlo per poter porre fine al “demone”. Una scelta che, per certi versi, ci ha ricordato il Bleach di Tite Kubo, lasciandoci un sorriso stampato sulla faccia.

 

Ghostwire: Tokyo

 

Bastano pochi istanti per capire come il lavoro di Shinichiro Hara abbia contribuito a rendere Ghostwire: Tokyo non solo bello da vedere, ma anche divertente da giocare. Hara si è occupato anche del gameplay di Doom (2016), dimostrando tutta la propria bravura e dando vita a uno dei migliori FPS degli ultimi anni. L’idea di far sposare un’azione frenetica a un’atmosfera horror ci ha davvero conquistati, a differenza di quanto ci saremmo potuti aspettare. Dopo il video pubblicato ieri sera, inoltre, non vediamo l’ora di scoprire fino a dove si siano spinti gli sviluppatori! Il team sembra molto soddisfatto del risultato finale, quindi non possiamo che augurarci di essere altrettanto felici una volta avviato il titolo sulla nostra PlayStation 5.

Nel corso del lungo video mostratoci da Bethesda, abbiamo potuto accompagnare Akito nel corso di una missione molto variegata. Abbiamo assistito a scontri contro diversi nemici, a sezioni più scriptate (ma altamente spettacolari) e ad altri momenti focalizzati più sull’esplorazione. Da quello che possiamo evincere, inoltre, il protagonista potrà acquistare cibo in grado di rigenerare la propria salute da uno Yokai dalla forma felina. Una scelta bizzarra, quasi umoristica, ma che sembra abbracciare la stranezza generale che si prova giocando a Ghostwire: Tokyo. 

 

 

Nonostante sia presto per trarre conclusioni sulla trama e, più in generale, sulla narrativa del gioco, possiamo affermare di essere rimasti totalmente affascinati dall’atmosfera delineata da Tango Gameworks. Al termine della presentazione il desiderio di poter continuare l’avventura di Akito era grande, protraendosi anche nei giorni successivi all’anteprima. Ora come ora, però, non ci resta che attendere pazientemente il 25 marzo 2022. Proprio ieri sera, infatti, è stata rivelata la data d’uscita di questa interessantissima opera, in arrivo su PlayStation 5 e PC.

E voi che cosa ne pensate? Siete incuriositi da Ghostwire: Tokyo, oppure quanto mostrato sinora non vi ha fatto impazzire? Fatecelo sapere con un commento qui sotto o, se preferite, attraverso le pagine social di BadTaste.it.