No, non ce l’aspettavamo: i Mercenari di Hearthstone, nuova modalità attesissima dalla community, si è rivelata, quantomeno per noi, una cocente delusione. E su più fronti, tra l’altro. Blizzard aveva promesso una sorta di roguelike con elementi da GDR, e se gli elementi ruolistici effettivamente ci sono, anche se annebbiati da problemi di bilanciamento e da una conseguente scarsa scelta nel comporre il team di Mercenari, il lato ruguelike è sostanzialmente inesistente. Perché, diciamolo chiaramente, una “mappa” con quattro caselle e due diramazioni non può in alcun modo apportare cambiamenti sostanziali ai percorsi dei giocatori. Se tutto questo non bastasse, il lato PvE, vera anima della modalità, è talmente semplice e breve da poter essere completato anche con il roster gratuito di partenza (solo in Eroica il livello di sfida si alza un po’, ma basta avere una Xyrella a caso in squadra e si tira dritti come un fulmine).

Hearthstone Mercenari

 

Hearthstone MercenariPure l’economia di gioco non brilla assolutamente, dividendosi tra taglie da riscuotere al centro del villaggio e buste esclusive per i Mercenari. In entrambi i casi si otterranno monete con le quali potenziare i vostri personaggi, ma – tornando un attimo indietro, all’assunto iniziale – i personaggi utili da voler davvero potenziare sono talmente pochi che dopo meno di una settimana i contenuti si esauriscono. E, lo ripetiamo, a scanso di equivoci, si esauriscono in un roguelike. Una cosa senza senso, un ossimoro paradossale, che non riusciamo a spiegarci. Anche perché, una volta conclusa la parte PvE, le soluzioni sono sostanzialmente due: prima farmare all’inverosimile sempre le stesse taglie, in modo da potenziare un po’ tutti i mercenari, e poi andare in PvP dove vi ritroverete contro sempre e comunque le solite due o tre composizione (quindi, in sostanza, farmare tutti i mercenari, per ora, ha quasi poco senso).

Hearthstone MercenariCome se tutto ciò non bastasse, Blizzard sembra aver proposto un approccio decisamente aggressivo alla community, con bundle su bundle lanciati nel Negozio senza pietà, cercando di cavalcare l’onda dell’entusiasmo iniziale che, nel momento in cui scriviamo queste righe, è già scemato e non di poco. Hearthstone: Mercenari, insomma, non è Hearthstone: Battaglia, non offre quel pizzico di follia che rende ogni run sempre differente, ogni scelta sempre azzardata. È una modalità molto sicura, al limite del noioso, dove invece Battaglia è un bungee jumping senza elastico e lo Standard, a seconda dell’espansione in gioco, un equilibrista ubriaco che dal cilindro può far uscire una colomba morta o un fighissimo drago a sei teste.

 

 

E proprio parlando di espansioni, vi abbiamo già annunciato l’arrivo del nuovo set, Divisi nella Valle d’Alterac, che esploreremo a partire dalle prossime settimane, quando il card reveal si sarà già tolto di dosso buona parte delle sorprese, quando avremo tutte le Hero Card davanti agli occhi e un’idea nettamente più chiara del power level delle prossime 135 nuove carte. Per quello che abbiamo visto finora, le idee del Team 5 sembrano davvero intriganti, e crediamo che peggio dei bilanciamenti scelti per Uniti a Roccavento, un flop totale secondo noi, sia impossibile da immaginare.

Hearthstone espansione

Insomma, dopo espansioni di altissimo livello come Scholomance, Lunacupa, ma andando poco più indietro Salvatori di Uldum o Discesa dei Draghi, negli ultimi sei mesi Hearthstone è inciampato più di una volta, prima con due espansioni di fila (sì, Forgiati nelle Savane, stiamo parlando anche di te), poi con un’attesissima modalità, Mercenari, che come già detto non sta minimamente ripagando le attese. Questi ultimi mesi sono nelle mani fratturate di Alterac, e speriamo di averci visto giusto quando parliamo di “sensazioni positive”. Al prossimo aggiornamento, con le dita incrociate.