A seguito della pubblicazione degli ancora una volta fallimentari ultimi risultati finanziari, Nintendo ha affermato, per bocca del suo presidente, Satoru Iwata, la volontà di portare nel 2015 nuove piattaforme sui mercati emergenti. Il pensiero non può che correre subito alla Cina, che ufficialmente ha aperto da poco alla importazione di videogiochi, ma in cui esiste già un florido mercato. Nintendo stessa vi si è infilata più volte, con dispositivi particolari, e probabilmente questo sarà l’approccio che verrà utilizzato anche in futuro: macchine alternative rispetto a quelle disponibili sugli altri mercati, riviste nella struttura e nel prezzo, che proporranno però titoli già disponibili altrove.
Fonte: VG24/7
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