Nintendo avrebbe potuto lanciarsi nel mercato delle statuine 3D ma rifiutò… come mai?

La furba commistione tra giocattolo e videogioco è il tratto distintivo di Disney Infinity e del suo competitor Skylanders.
L'idea di comprare dei figurini collezionabili e catapultarli in un videogioco è un espediente di marketing che in questi anni ha attirato molti ragazzini. I giocattoli fisici, letti da un visore apposito, possono diventare protagonisti di avventure virtuali o essere utilizzati in scontri con altri utenti. Una geniale trovata di business, che ha generato parecchi introiti (il franchise di Skylanders è tra i primi venti al mondo per vendite, con oltre due miliardi di dollari raccolti).

Veniamo oggi a sapere che durante gli stati iniziali dello sviluppo di Skylanders, Nintendo fu contattata per una partnership con Activision. L'azienda produttrice dei giocattoli, Toys for Bob, portò alcuni prototipi alla sezione americana de...