Dopo un rodaggio durato fin troppo, No Man’s Sky è finalmente entrato nella sua piena maturità, un traguardo raggiunto a suon di aggiornamenti, tutti gratuiti per fortuna, che hanno progressivamente stravolto e rivoltato da capo a piedi quella che può definirsi a tutti gli effetti una beta, un prototipo, spacciato come titolo già dotato di una propria autonomia, che raggiunse il mercato il 9 agosto del 2016, un prodotto certamente affascinante, che già metteva in bella mostra un concept quasi inedito e dannatamente coraggioso, ma che all’atto pratico abiurava la quasi totalità delle promesse fatte da Hello Games nei lunghi anni intercorsi nello sviluppo del gioco.

Le critiche, le perplessità, le reticenze, hanno fatto il loro tempo. Pur nella loro legittimità, perché No Man’s Sky è sempre costato come un titolo a prezzo pieno sin dal day one, è innegabile che nella mente di Sean Murray questo lento e prolungatissimo allunaggio fosse già previsto, forse parte integrante dell’esperienza ...