Il mio personalissimo viaggio alla riscoperta di Red Dead Redemption, in vista dell’uscita del sequel, dopo averlo giocato e abbandonato anzitempo anni fa, non è iniziato nel migliore dei modi. Da uno dei giochi più acclamati, lodati ed amati della scorsa generazione di console, realizzato dalla stessa casa di produzione che mi ha regalato quell’autentico sogno ad occhi aperti che viene generalmente chiamato con il nome GTA: San Andreas, mi sarei aspettato un incipit graffiante, sorretto da un plot drammatico al punto giusto, sviluppato da personaggi affascinanti.

Come ho avuto modo di illustrare e spiegare nella puntata precedente di questo diario di bordo, purtroppo non sono rimasto affatto folgorato dalla ridondanza delle missioni per conto della pur bella ed interessante Bonnie MacFarlane, né avere a che fare con l’istrionico Nigel West Dickens ha scatenato chissà quali e quante risate. Tra corse di cavalli tutt’altro che adrenaliniche e una certa ripetitività di fondo, ha prevalso...