I survival horror come Resident Evil 3 non sono per tutti. C’è chi non apprezza il ritmo generalmente compassato del genere, chi non riesce a farsi piacere l’idea di un inventario spesso limitatissimo, chi proprio non ne vuole sapere di essere continuamente braccato con poche chance di ribaltare la situazione con la sola forza e l’abilità con il pad.

C’è anche un nutrito numero di appassionati che vorrebbe tanto farsi una partita, ma che non ci riesce affatto, incapaci di combattere l’ansia e il costante terrore che questo genere di esperienze, per forza di cosa, veicolano. Prigionieri delle proprie comprensibili paure, anelano invano da anni di riuscire, prima o poi, a scoprire cosa si provi nell’esplorare la nebbiosa Silent Hill, o a vagare per i lugubri corridoi della stazione di polizia di Raccoon City.

Con il recente remake di Resident Evil 3, di cui trovate la nostra recensione a questo link, noi di BadTaste.it abbiamo voluto stilare questa breve guida in dieci punti, con il prec...