GTA domina incontrastato al primo posto nelle classifiche di “sgradimento” di numerose associazioni in difesa della sensibilità dei minori, di benpensanti, di sette religiose e di politici che non vedevano l’ora di trovare l’ennesimo capro espiatorio a cui addossare tutte le colpe dell’attuale crisi economica. A cominciare l’epico scontro tra videogiochi e società, tuttavia, non fu la saga di Rockstar. A lanciare il guanto di sfida furono Ed Boon e John Tobias con il loro sacrilego cabinato, il primo capitolo di Mortal Kombat, che invase svariate sale giochi di tutto il mondo nel 1992.

Altri tempi, reazioni simili: le budella che (comicamente) rotolavano sullo schermo e gli ettolitri di sangue riversati da ogni orifizio dei kombattenti, che se la davano di santa ragione, scandalizzarono l’opinione pubblica del tempo, dando ufficialmente il via a quella caccia alle streghe nei confronti del nostro hobby preferito che tutt’ora non conosce crisi, semmai cicliche tregue in cui l’attenzione...