Inutile girarci attorno, nella scorsa generazione di console i survival horror non hanno purtroppo goduto di buona salute. La serie di Resident Evil, un tempo principale rappresentante di questo genere, è stata rimaneggiata al punto da essere totalmente snaturata, trasformandosi in uno shooter in terza persona che gran poco aveva a che fare con i terrificanti episodi apparsi su PlayStation. Anche la sorte di Silent Hill è stata simile: la componente horror c’era ma il livello qualitativo di Homecoming e Downpour è risultato essere ben al di sotto di mostri sacri quali Silent Hill e Silent Hill 2. Electronic Arts, con i primi due episodi della serie Dead Space, sembrava aver imboccato la giusta via per proporre ai giocatori titoli ricchi di tensione e dalle atmosfere fortemente horror, peccato però che con il terzo capitolo abbia anche lei ceduto alla tentazione di trasformare il gioco in uno shooter in terza persona dove il terrore è passato purtroppo in secondo piano.

Una situazione ...