Dopo The Medium, il genere horror prende nuova linfa con Little Nightmares II. L’ultima opera di Tarsier Studios estende il senso di angoscia e di impotenza provato nel precedente titolo del 2017 tramite l’avventura sì di Six, ma soprattutto di Mono, principale protagonista.

 

 

Anche l’ambientazione cambia rispetto al predecessore: non sono più le Fauci a far da palcoscenico agli orrori, ma la Città Pallida, un luogo non ben precisato in cui tutto è gestito secondo un rigido sistema di punizione e (finta) ricompensa per l’indottrinamento della società. Emblemi di ciò sono la scuola, il carcere e la casa intesa come rifugio del benessere il cui oggetto cardine è la televisione. Little Nightmares II non ricorre mai alla parola, e usa un macabro simbolismo per esprimere la sua critica a un mondo adulto che soffoca la parte fanciullesca di ciascuna persona.

 

 

La mancanza soverchi...