Quando mancano esattamente 22 giorni all’uscita di The Last of Us Parte II, lo State of Play di ieri sera – incentrato esclusivamente sull’opera di Naughty Dog – si è rivelato un appuntamento seguito e apprezzato, perché gli oltre venti minuti dell’evento, raccontati dalla voce di Neil Druckmann, hanno aperto la strada a una serie di riflessioni di varia natura.

Tralasciando il discorso legato alle novità di gameplay, l’elemento che più ha catturato la nostra attenzione è Seattle, metropoli dello stato di Washington, nel nord-ovest degli Stati Uniti. 

Può sembrare un dettaglio di poco conto, ma il passaggio dalla Boston del primo capitolo alla Seattle di The Last of Us Parte II lascia intendere la filosofia che sta alla base dell’opera di Naughty Dog. Nel primo caso, la capitale del Massachusets si limitava a essere teatro silenzioso e passivo, in cui, tra edifici distrutti in stile europeo e skyline resi malinconici dalla natura che si riappropria dei suoi spazi, si incont...