Atteso con fervore da molti appassionati, nella speranza che i ragazzi di Capcom siano riusciti a replicare l’ottimo lavoro svolto con il remake del secondo capitolo, Resident Evil 3 è ormai alle porte, con la data d’uscita fissata per il 3 aprile 2020.

Dopo averne annunciato l’arrivo circa un mese fa, la software house nipponica ha finalmente comunicato la data ufficiale nella quale potremo testare con mano la tanto attesa demo della fuga di Jill da Raccoon City. La demo di Resident Evil 3, come potete vedere dal trailer presente in testa all’articolo, sarà infatti disponibile a partire da giovedì 19 marzo, in contemporanea su PlayStation 4, Xbox One e PC (tramite Steam).

 

 

Nella suddetta demo potremo vestire i panni dell’ex agente della S.T.A.R.S., intenta a salvare un gruppo di civili con l’aiuto di Carlos Oliveira, il tutto mentre i due sono inseguiti dall’implacabile Nemesis. Un’interessante aggiunta, in grado di rendere la demo estremamente rigiocabile, è la presenza di una chicca per i collezionisti: sparsi per l’area di gioco, infatti, saranno nascoste 20 statuette chiamate Mr. Charlie, da recuperare prima che la terribile creatura riesca a catturarci. Tutti coloro che completeranno la demo, inoltre, sbloccheranno un trailer esclusivo, che non verrà pubblicato in nessuno dei canali ufficiali di Capcom.

Buone notizie anche per chi è in trepida attesa di Resident Evil Resistance, la componente multigiocatore di Resident Evil 3. È stata fissata per il 27 marzo, infatti, l’open beta che permetterà a tutti i giocatori di tentare di sopravvivere alle malvagie macchinazioni dei Mastermind, folli scienziati pronti a giocare con le vite dei sopravvissuti di Raccoon City per il proprio piacere personale.

Noi non vediamo l’ora di poter affrontare orde di non morti al fianco di Jill Valentine, ma voi che ne pensate? Scaricherete la demo, oppure avete già deciso se recuperare o meno il remake di Resident Evil 3? Come sempre, fateci sapere la vostra opinione con un commento qui sotto o tramite la pagina Facebook di BadTaste.

 

Fonte: Polygon