A margine della première europea di Guardiani della Galassia, abbiamo incontrato il regista e il cast del cinecomic Marvel.

Ecco quanto emerso nel corso della roundtable.

Chris Pratt

Sulle sue fantasie superomistiche dentro l’Universo Marvel
Ragazzi tranquilli… nessuna delle mie idee riuscirà mai ad essere utilizzata in un film Marvel per cui posso dirvele e non si tratterebbe mai di spoiler. Nei fumetti Marvel Iron Man e Gamora hanno a un certo punto un flirt… così ho pensato a quanto male sarebbe potuto stare Star-Lord di fronte a questa notizia. Probabilmente ne sarebbe uscito distrutto. E se Rocket lo venisse a sapere e poi decidesse di sparare a Tony Stark facendogli esplodere completamente la faccia?!?! Il pubblico andrebbe fuori di testa e sarebbe fichissimo. Tutti chiederebbero alla Marvel: “Perché l’avete fatto?”. E loro risponderebbero: “Perché Robert Downey Junior prende 100 milioni di dollari a film e non possiamo più permettercelo. Pratt è molto più economico, per cui abbiamo deciso di fargli uccidere tutti gli altri personaggi!”

Sul trucco di Gamora
Se foste entrati nella stanza del trucco per vedere i primi screen test vi sareste spaventati. Hanno provato tantissimi tipi di verde prima di trovare quello giusto. Un primo tipo di verde faceva sì che il personaggio di Zoe sembrasse avere il mal di mare. Un secondo tipo di verde, più intenso, faceva sì che sembrasse che qualcuno… le avesse pitturato la faccia di verde!

Chi ruba lo show in Guardiani della Galassia?
Per me la scena che ruba lo show è quando arriviamo a Zandar e incontriamo per la prima volta Groot e Rocket. Il primo sta bevendo da una fontana mentre Rocket controlla sullo schermo le taglie che sono a disposizione in quel momento. Quello èStar Lord il momento dove il film esplode. Non c’è proprio un personaggio che ruba la scena agli altri. E’ la somma delle parti che è sempre meglio dei singoli. Ma se dovessi fare per forza il nome di un singolo direi Rocket.

Sul suo momento di stardom
Non ho mai fatto così tanti incontri stampa. Sicuramente sento per questo film una strana vibrazione simile al consenso attorno a The Lego Movie. La mia carriera sta diventando ai miei occhi sempre più reale e sempre meno surreale. Trovo molto più surreale… stare sdraiato sul divano con mio figlio. Lasciarsi andare è sempre la cosa migliore, nel senso che non penso mai alle conseguenze di quello che può succedermi in termini di carriera. Nel mio lavoro  è tutta una questione di quell’attimo di intensità che devi raggiungere sul set durante le riprese. Se ti metti a pensare alla tua carriera, al business, ti puoi solo distrarre. Se avessi mai pensato razionalmente: “Chris… questa scelta di accettare il ruolo di Star-Lord ne I guardiani della galassia avrebbe potuto distruggere la tua carriera”… probabilmente avrei avuto un esaurimento nervoso prima dell’inizio delle riprese. Mia moglie mi consiglia molto e il mio manager è fantastico. La mia carriera è figlia del lavoro eccellente dell’ufficio che mi rappresenta.

Sul fumetto I Guardiani della galassia
Li conoscevo quando nel 1991 mio fratello leggeva Wolverine. Mi piaceva il personaggio di Charlie 27. E mi facevano impazzire le copertine.

Sulla fedeltà al fumetto
So che incontrerò dei veri e propri fanatici ma sono piuttosto rilassato perché in fondo I guardiani della galassia non è una serie Marvel con seguito di culto come altre saghe.

Sul futuro della saga
Ho firmato per 4000 o 5000 film. Adesso non ricordo. A parte gli scherzi… stiamo aspettando la conferma dopo il weekend d’esordio (in realtà Pratt, come riportato su BadTaste.it, ha confessato con Gunn di aver già firmato per il sequel, N.d.R.).

Sulla difficoltà delle riprese
Sono stati 85 giorni di riprese con allenamenti fisici costanti. Ma non dovete considerare solo quegli 85 giorni. C’è stata tutta una preparazione prima. Diciamo che complessivamente è stato un anno di lavoro. Non mi posso proprio lamentare visto che oggi al mondo ci sono tante persone che non hanno la possibilità di avere un impiego. Sono fortunato. La maschera che indossa Star-Lord mi ha dato qualche problema. Ho avuto dei piccoli momenti di claustrofobia e soffocamento. Mi prudeva anche molto il viso. Avevo un piccolo ventilatore che usavo sul set per rinfrescarmi. A volte le giornate prevedevano solo un lavoro fisico per delle scene d’azione. In quel momento ti sentivi un po’ come un attrezzo ginnico. Poi c’erano delle giornate intere di dialogo con gli altri colleghi del cast e in quel caso mi divertivo molto di più.

Sul lavoro di Sean Gunn per Rocket Racoon
L’80% delle scene di Rocket sono delle vere e proprie improvvisazioni sul set di Sean Gunn (il fratello di James Gunn ha recitato il ruolo del procione bounty killer per dare un riferimento sia a Cooper che agli effettisti della Framestore, N.d.R.). Il lavoro di Sean ha aiutato moltissimo la prova di Bradley. Rocket sicuramente nasce prima del doppiaggio di Bradley perché Sean era molto presente nella creazione del personaggio.

Su Jurassic World
Il mio personaggio in Jurassic World non sarà affatto come Peter Quill alias Star-Lord. Ci sarà più John Wayne che Marty McFly in lui. Diciamo che nel mio personaggio non c’è affatto commedia ma in altri personaggi sì. Però credetemi… da pagina 25 in poi… non ci sarà molto da ridere, ve lo assicuro.

Su James Gunn
Devi fidarti di James totalmente. Se lui volesse vendicarsi di me per una qualche ragione… potrebbe tranquillamente farlo perché io mi affido totalmente a lui e qualsiasi cosa lui mi dice, io la faccio. Quelle due scene di ballo all’inizio e alla fine hanno un tono così opposto pur mantenendo un approccio assolutamente realistico. Sono drammatiche e fantasiose insieme. Solo James poteva ottenere quel risultato.

James Gunn

Il film
Volevo realizzare un puro intrattenimento con momenti di dramma e cuore. Non volevo che il pubblico vedesse qualcosa di buio e tetro. Il film per me parla di un gruppo di persone che sono degli stronzi ma che poi trovano qualcosa dentro di loro di buono che pensavano non esistesse affatto.

Soundtrack
Le canzoni sono molto organiche perché le avevo elencate e messe nella sceneggiatura nell’ordine in cui le sentite nel film.

Sul trucco di Gamora
Se ripenso al personaggio di Zoe… forse oggi opterei per un altro colore perché è stato dannatamente difficile ottenere quel verde appropriato. Avevamo personaggi gialli, blu, rosa e sembravano tutti naturali perché sono colori più facili da rappresentare sullo schermo. Ma il verde… è stato quasi impossibile. Ci abbiamo messo tantissimo a trovare la sfumatura giusta.

Il potere di Dave Bautista
Dave ha protetto mio fratello al party finale. C’era questo membro del cast che dava fastidio un po’ a tutti. Era venuto da me per provare a vendermi della droga… e io nemmeno bevo. Infastidiva la controfigura di Rocket Racoon sul set e quando ha dato fastidio a un’altra ragazza, mio fratello Sean è intervenuto e gli ha detto di smetterla di comportarsi così male. Quell’uomo era imponente e minaccioso. Quando mi hanno detto che mio fratello stava per cominciare una rissa mi sono preoccupato… e a quel punto è intervenuto Bautista che è andato verso quel tizio e, come se avesse dei superpoteri, lo ha semplicemente toccato… e quello è volato via!

Chi ruba lo show
Ho ricevuto più tweet a favore di Groot e Drax rispetto a tutti gli altri del cast.  Mi piacerebbe dire che Bautista ha rubato lo show solo perché so che questo lo metterebbe profondamente in imbarazzo. E penso che Chris Pratt diventerà una grande star con questo film. Rocket forse è il più divertente, mentre Groot è l’anima del film.

Affiatamento con il cast
C’è stata subito una grande chimica con tutti. Il primo giorno che ho incontrato Dave mi è subito piaciuto molto, con Chris avevamo amici in comune e quindi eravamo in un certo senso collegati, Karen era già passata per il mio ufficio più di una volta e quando ho scambiato le prime parole al telefono con Zoe… è scattato subito qualcosa. Ma questo non è tanto inusuale quando cominci un film. E’ più inusuale continuare a volersi così bene tra noi… alla fine del film!

Su Chris Pratt
Dietro la sua apparente timidezza… Chris Pratt è veramente un coglione (ride come un pazzo, N.d.R.). Appena ha cominciato a leggere le battute di Peter Quill al primo provino ho pensato: “E’ lui”. Mi sono ispirato al lavoro fatto da Robert Downey Jr e Jon Favreau per Iron Man. Se ci pensate, quando Robert lo ha interpretato… lo ha fatto letteralmente esplodere ed arrivare a un’altra dimensione. Peter Quill è divertente nel fumetto, non lo nego. Ma io volevo qualcuno che aumentasse sullo schermo il suo carisma proprio come aveva fatto Robert con Iron Man.

Su Rocket Racoon
Tutti potranno confermarvi quanto io sia stato specifico con gli effettisti sul personaggio di Rocket (confermiamo: Charles Howell della Framestore ci ha  garantito quanto Gunn fosse scrupoloso riguardo il personaggio in questa intervista). Bradley è entrato nel cast a metà film ma Sean è riuscito a dare un ritmo perfettamente coerente. Ho deciso comunque di non utilizzare mio fratello alla fine perché ritengo che Bradley avesse una voce più profonda e adatta al personaggio. Posso assicurare che nella scena in cui Rocket piange… mio fratello Sean ha pianto sul set. Lavorare con lui è stato molto emozionante. Mi ha aiutato a creare Rocket esattamente come lo volevo.

Guardiani della galassia vs Avangers
Ho sempre scherzato sul fatto che noi fossimo i Rolling Stones e loro i Beatles. Poi un giorno Joss Whedon mi ha detto che I guardiani della galassia sono veramente i Rolling Stones e questa cosa lo faceva rosicare moltissimo. Io gli ho detto: “Senti Joss… ma perché fai così? Io stesso preferisco i Beatles e penso che siano stati superiori agli Stones”. E lui mi ha risposto: “Lo so James ma gli Stones comunque… sono più fichi dei Beatles lo sai!”.

Su Michael Rooker
Rooker ha una parte stralunata e folle dentro di lui che pochi conoscono per via dei suoi ruoli da duro. Volevo che con il ruolo di Yondu Udonta venisse fuori questo lato nonsense di lui che io conosco bene perché ci frequentiamo da anni. Il risultato? Rooker nel film è pazzesco e posso dirvi che ha subito meno tagli al final cut rispetto a tutti gli altri del cast!

Sul coraggio della Marvel
Mi hanno sorpreso fin dall’inizio. Ero convinto che avrebbero tagliato il ballo iniziale di Chris… e non lo hanno fatto. Ero convinto che avrebbero censurato  tutte le battute di Rocket… e non lo hanno fatto! Ogni proposta folle che facevo, loro mi rispondevano: “James la adoriamo! Continua così”.

Sul credit di Nicole Perlman di co-sceneggiatrice
Nicole aveva scritto una sceneggiatura completamente diversa che abbiamo deciso di riscrivere totalmente. Non c’è niente del suo lavoro in questa versione. Perché ha conservato il credit? E’ qualcosa che ha a che fare con la Writers Guild of America.

Scelte cromatiche
Il cromatismo della fantascienza mi sembrava francamente troppo fermo da anni ad Alien (1979) e Blade Runner (1982) quando invece io volevo tornare a palette più vivaci come quelle di Flash Gordon (1980) o Il pianeta proibito (1956). Quei due capolavori di Ridley Scott avevano imposto una visione della science fiction come sostanzialmente dark. Volevo avere un sentimento pop forte ma credibile allo stesso tempo.

Sulla scena post credits mancante in proiezione stampa
Quella scena l’ho girata… e penso di averla girata anche piuttosto bene. Non ve l’ho fatta vedere perché ci sarà solo in sala per il pubblico da quando il film uscirà nei cinema.

Regista outsider
Nella mia carriera ho già firmato più di un film. Mi piace pensare di essere considerato non proprio un outsider. Se ora riesco ad ottenere appuntamenti che tre anni fa non riuscivo a ottenere… è un problema di chi prima mi sottovalutava. Non andrei comunque a quegli appuntamenti se a fissarmeli fossero quei tizi che prima non volevano vedermi. Se ti piace il mio Gamorastile e il mio modo di lavorare… potevi prendere appuntamenti con me già tre anni fa. Io e Kevin Feige siamo amici e collaboratori già da molti anni. Kevin mi parlava del primo Iron Man già una vita fa. E mi anticipò l’universo Marvel già prima che il primo Iron Man fosse finito. La Marvel è lo studio più libero dove io abbia mai lavorato. Io e Kevin siamo perfezionisti e non siamo mai contenti. Kevin è molto bravo nella struttura e al montaggio è sempre presente. Loro si fidano di me perché quando dico loro che una scena farà ridere le nuove generazioni di pubblico… di solito ci azzecco sempre.

Cosa lo fa ridere di più del suo film
Amo Groot e rido a cose assurde alle quali non ride nessuno tipo quando Rocket guarda Peter con degli occhioni tristissimi e gli dice: “Ma Peter… così moriremo tutti!”. Nessuno ride a quella battuta… tranne io che mi piego in due dalle convulsioni ogni volta che la vedo al montaggio!

 

Karen Gillan

Trucco
Stavo al trucco cinque ore al giorno per preparare il personaggio. Mi sono vista e rivista Pulp Fiction. Prima della rasatura integrale del cranio… mi sono addormentata.

Provino
Ho fatto il mio screen test per James e ho sbagliato tutto! Allora lui mi fa: “Puoi farla più Marilyn Monroe?”. Ecco che così ho preso questo accento aspirato molto americano che Nebula usa per tutto il film. James un giorno mi ha anche detto di copiare Clint Eastwood perché per lui Marilyn e Clint… hanno la stessa voce.

Fantascienza
Ho cominciato a leggere molta fantascienza appena ho ottenuto il ruolo. Tra tutti i film Marvel… questo sarei andata a vederlo al cinema. Sicuramente.

Sul suo momento di stardom
Vedo spesso i miei genitori in Scozia e la mia vita è assolutamente uguale a prima. I miei vivono nella stessa casa dove sono cresciuta nelle Highlands. Puoi scegliere se farti vedere in continuazione nei locali di Los Angeles oppure no. Dipende da come sei tu. Io non cerco un’esposizione esasperata.

Sulla serie tv Selfie
E’ qualcosa che probabilmente mi terrà compagnia per 6 anni. Essenzialmente è la storia di una drogata di social media. Mi interessava questo viaggio.

Registi dei sogni
Mi piacerebbe tanto lavorare con Michael Haneke perché è il mio regista preferito. Lui non ti manipola mai né con la musica né con il montaggio. Gli eventi accadono e tu devi decidere cosa pensare. Sta facendo un film sui flash mob? Voglio esserci!

Gusti cinematografici
Sono assolutamente a mio agio con qualsiasi tipo di prodotto cinematografico.  I blockbuster non rovineranno nulla perché l’offerta più autoriale andrà direttamente su altri media. Tutti avranno l’occasione di esprimersi attraverso il prodotto audiovisivo.

Zoe Saldana

Chi ruba lo show?
Groot senza alcun dubbio. Fin dall’inizio… nonostante io sia ormai un’adulta sana di mente… ho creduto a Groot e mi ha emozionata moltissimo.

Su Gamora
Essere verde è stato molto, molto difficile. Di solito non approccio mai un personaggio dal punto di vista del guardaroba. Mi interessano molto di più altri aspetti e chi mi conosce sa che quello che indossa il mio personaggio è l’ultima cosa che mi ossessiona quando arriva il giorno delle riprese. Ma stavolta dovevate vedermi nella stanza dei costumi… ero indiavolata! Dovevo trovare qualcosa che si accordasse con la carnagione verde. Perché volevo che Gamora fosse incredibilmente sexy.

Sul partecipare a tanti blockbuster
Non sono Dory di Alla ricerca di Nemo. Mi ricordo benissimo che ho fatto Avatar e due Star Trek. Anche se questi film hanno la stessa ambientazione fantascientifica non vuol dire che sono simili o che il pubblico possa trovarti ripetitiva. Avatar è tutto motion capture e girato in 3d. E’ stata un’esperienza completamente diversa rispetto a questo film di James.

Su James Gunn

Eravamo degli underdog per la Marvel ma eravamo degli attori con cui James Gunn voleva stare insieme. Quando abbiamo sentito questa sua partecipazione siamo diventati una vera famiglia. James Gunn e Sean Gunn sono le persone di cinema più passionali ed emotive con cui ho mai lavorato.

Su Bautista
Quando è arrivato per la prima volta sul set ho pensato: “Wooowwwww!”
Dave Bautista

Il segreto del film

Il livello di chimica del cast.

Sul cast
Io ero quello più tranquillo. Mi hanno accolto bene. Mi hanno trattato come fossi uno di loro.

Sul trucco
Ho fatto una grande amicizia con il mio team di make up. Passavamo ore e ore insieme.

Su Zoe Saldana
Avevo lavorato prima a un film con una prima donna insopportabile. Avevo paura che un’attrice con la carriera di Zoe potesse avere gli stessi atteggiamenti da star viziata. Invece non è andata così. La prima volta che ci siamo incontrati mi ha abbracciato urlando: “Vieni qui Bautista!”. Mi ha cominciato a parlare in spagnolo ma io non ho capito niente perché non lo parlo.

 

Vin Diesel

(entra ballando con un piccolo stereo portatile, N.d.R.)

Incontro con la Marvel
Nasce tutto da un post sulla mia pagina Facebook. Io prendo molto sul serio le indicazioni e i suggerimenti che mi arrivano da quella pagina. I miei fan chiedevano una qualche associazione tra me e la Marvel. La prima volta che ho incontrato Kevin Feige ho dovuto fare un viaggio lunghissimo da casa mia.  Nonostante avessi fatto fatica a raggiungerlo nel suo quartier generale della Marvel e fossi stanco già all’inizio dell’incontro… il mio agente dopo mi ha detto di non avermi mai visto così interessato e coinvolto da un incontro con un collega produttore. Kevin mi fece l’omaggio di citare xXx come spunto per lui di affidare a Samuel L. Jackson il ruolo di Nick Fury nell’universo Marvel (Jackson interpretava in quel film un pittoresco capo dei servizi segreti americani  piuttosto somigliante a Fury, N.d.R.). La scorsa estate chi partecipò al ComicCon ricorda l’elettricità che c’era nell’aria quando si parlava di Marvel e Vin Diesel in una possibile sinergia. Realizzammo che dovevamo fare assolutamente qualcosa insieme. Ma io avevo la produzione di Fast & Furiuos 7. Non è stato facile sincronizzare le rispettive agende.

Su Groot
Quando Kevin mi ha chiamato e mi ha detto che sarebbe stato il più buffo personaggio della Marvel da sempre… non sapevo cosa pensare. Lui mi disse: “Non mi rispondere. Pensaci e basta. Noi però pensiamo che tu sia l’unica persona che lo possa fare”. Tempo dopo mi ha mandato le prime bozze di conceptual art legate al personaggio e la mia prima reazione è stata: “Questa cosa non funzionerà mai”. Poi sono andato in una stanza piena di disegni di personaggi Marvel con i miei figli e ho chiesto loro di indicarmi a quale personaggio volevano che papà prestasse la sua voce. Mi hanno indicato tutti Groot. I miei bambini hanno l’innocenza per capire. Tre giorni fa ho visto il film con loro e ho realizzato che era il primo film della mia carriera che effettivamente potevo vedere in compagnia dei miei figli piccoli. Tornando a casa stavamo percorrendo questo lungo viale alberato e a un certo punto mio figlio guarda fuori e dice: “Guarda papà… ci sono i tuoi fratelli e sorelle qui fuori”. Chi avrebbe mai immaginato di poter recitare un ruolo che avrebbe permesso ai tuoi figli di associarti agli alberi? Quanto può essere emozionante una cosa del genere?

Sul sogno di Hannibal
Le decisioni che ho preso negli ultimi cinque anni vengono dalla base di fan che ha permesso alla mia pagina Facebook di avere più seguito di quella di Barak Obama. Sento che le persone vogliono Hannibal (il progetto che Diesel culla da  sempre riguardo la vita del condottiero cartaginese del 247 a.C., N.d.R.) e lo vogliono come una trilogia. Durante il mio ultimo compleanno ho pensato improvvisamente: “Mi sento vecchio e ancora non ho fatto Hannibal!”. Riproporre un capitolo di Riddick era una promessa alla fanbase. Riportare in vita Letty in Fast & Furious 6 era anche quella una promessa ai miei fan. Hannibal è una promessa. Ogni anno mi avvicino sempre di più all’accordo definitivo. E io… rispetto sempre le promesse (va via ballando, N.d.R.).