È morto a Lisbona, a 106 anni, il regista più anziano vivente: Manoel de Oliveira. L’annuncio è stato dato dal consiglio cittadino di Porto, dove era nato e aveva vissuto. Il suo ultimo lavoro, il cortometraggio The Old Man of Belem, era stato proiettato l’anno scorso al Festival di Venezia. Il suo ultimo lungometraggio, Gebo e l’Ombra, con Michael Lonsdale, Claudia Cardinale e Jeanne Moreau, è uscito nel 2012.

Nato l’11 dicembre 1908, iniziò la sua carriera nel cinema nel 1931 con un documentario di 18 minuti dedicato alla città di Porto e alle condizioni dei lavoratori sul fiume. Il suo primo lungometraggio, intitolato Aniki-Bobo, uscì nel 1942 e attirò l’attenzione della polizia segreta della dittatura di Salazar, che lo tenne in arresto per dieci giorni e negli anni successivi si rifiutò di finanziare le sue opere.

La produzione di Oliveira aumentò sensibilmente solo dopo aver compiuto 76 anni: a quel punto iniziò a dirigere praticamente un film all’anno. Circa 30 i lungometraggi da lui diretti, oltre ai corti e ai documentari. A partire dagli anni novanta del secolo scorso, i riconoscimenti più importanti: cinque le nomination alla Palma d’Oro, mentre nel 2008 ha ricevuto la Palma d’Oro alla carriera. Nel 1985 e nel 2004 ha invece ricevuto Leoni d’Oro alla Carriera (sei le nomination al Leone d’Oro per i suoi film).

 

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