Negli anni il Comic-Con di San Diego è diventato il perfetto luogo d’incontro tra gli studios di Hollywood e i fan, che vengono premiati per le ore di attesa in coda con materiale esclusivo. Si tratta di anteprime di scene di film attesissimi che non usciranno prima di molti mesi, trailer e clip realizzati appositamente, solo ed esclusivamente per le 6.500 persone che assisteranno ai panel. Il tutto in cambio di una reazione (che ci si augura sempre sia positiva) e del potenziale passaparola che questa può generale: musica per le orecchie di chi si occupa delle campagne marketing.

L’accordo è che i fan non diffondano il materiale in rete: l’organizzazione del Comic-Con fa presente in continuazione ai partecipanti di non registrare, trasmettere via streaming o fotografare il materiale esclusivo che viene mostrato sui megaschermi, pena il rischio che gli studios decidano di non mostrare più tale materiale. Un esempio: anni fa, il sottoscritto ha assistito (in una gremitissima sala H) alla proiezione in anteprima di oltre 20 minuti dell’intera trilogia dello Hobbit, mesi prima che il primo film uscisse nelle sale.

“Al momento non abbiamo alcun piano per distribuire il trailer di Suicide Squad mostrato al Comic-Con e trapelato indebitamente su internet”

Ma nonostante il colossale impegno in termini di sicurezza (personale che si aggira con occhiali ultrarossi), ormai sono diversi anni che capita che parte delle scene mostrate trapelino in rete.

Anche in questa 2015 sono state diverse le clip e i trailer – spesso in versione temporanea, con effetti visivi e missaggio non definitivi – a essere mostrati in sala H. Per non correre rischi, studios come la Lucasfilm hanno scelto di non mostrare alcuna scena di Star Wars: il Risveglio della Forza, proponendo piuttosto un lungo backstage diffuso ufficialmente in rete non appena terminato il panel in sala H (una cosa simile l’ha fatta la Warner con il trailer di Batman V Superman). Altri studios si sono fidati e hanno mostrato materiale che effettivamente non è uscito in rete (come i montaggi di scene estese di Man of UNCLE, Pan, Warcraft, The Hateful Eight e Orgoglio e Pregiudizio e Zombie), mentre altri hanno mostrato trailer definitivi completi che verranno rilasciati in rete più avanti, a seconda dei piani marketing stabiliti (Crimson Peak, Hunger Games: il Canto della Rivolta – Parte 2, Fantastic Four, Krampus, Patient Zero).

C’è invece chi è stato fortemente penalizzato dal “leak” di materiale mostrato in esclusiva in sala H: nelle ore successive ai panel, infatti, sono trapelati estratti e versioni complete (ma a bassissima risoluzione) dei trailer di Suicide Squad, Deadpool e X-Men: Apocalypse. La cosa ha mandato su tutte le furie 20th Century Fox e Warner, soprattutto perché una volta pubblicato in rete è praticamente impossibile impedirne la diffusione.

Questi leak potrebbero avere delle conseguenze molto pesanti per il futuro del Comic-Con (essendo l’organizzazione impossibilitata a perquisire e ritirare tutti i dispositivi elettronici dei 6.500 presenti in sala H). Lo rivela Deadline, che ha parlato con Sue Kroll, presidente del marketing e della distribuzione internazionale della Warner Bros., che ha commentato così:

Al momento non abbiamo alcun piano per distribuire il trailer di Suicide Squad mostrato al Comic-Con e trapelato indebitamente su internet. Sono state le sfortunate azioni di una persona sola che, alla fine, creeranno dei grandi danni rompendo un legame di fiducia di lunga data che abbiamo stretto con i nostri fan. Il materiale pubblicato in rete non era stato concepito per essere visto da un pubblico più ampio. Suicide Squad è ancora in fase di produzione, e avremo una campagna marketing con un grande lancio in futuro. La nostra presentazione di sabato era stata progettata per essere vista solo in quella sala, su quegli enormi schermi.

Nessun commento dalla Fox, mentre il fatto che Tarantino si sia fidato a mostrare sette minuti “temporanei” di The Hateful Eight dopo il leak della sceneggiatura del film avvenuto l’anno scorso (che gli aveva fatto inizialmente cancellare ogni piano di girare il film) è una dimostrazione dell’importanza di questo rapporto di fiducia tra studios, Comic-Con e fan. La speranza è che l’incoscienza di pochi non finisca per danneggiare le migliaia di appassionati che ogni anno decidono di fare fino a 22 ore di coda per entrare in sala H.