Il cinema italiano ha finalmente il suo supereroe, questo è oramai appurato.

La storia di Enzo Ceccotti è una storia appassionante, adrenalinica, intensa. Non ha nulla da invidiare alle storie delle origini nei blockbuster più commerciali perché la sua formula essenziale – ma comunque efficace – funziona alla perfezione. Eppure c’è un aspetto su cui la macchina di Hollywood ha un po’ schiacciato il freno a mano negli ultimi anni, e su cui la pellicola tutta italiana di Gabriele Mainetti insiste invece con deciso vigore: il ruolo del villain.

Tra i tanti meriti di Lo Chiamavano Jeeg Robot c’è anche questo, il non aver tratteggiato con minuzia solamente l’improbabile eroe di Tor Bella Monaca protagonista di tutte le vicende, ma anche il suo “avversario” Fabio Cannizzaro, interpretato da un magistrale Luca Marinelli, capace di dare spessore, carisma e – soprattutto – credibilità a un personaggio che in altri contesti sarebbe faci...