Attenzione: l'articolo contiene spoiler sull'Universo Cinematografico della Marvel


 

Il dubbio è sorto anche in noi, nel momento in cui abbiamo visto e recensito il nuovo Marvel One Shot All Hail the King: la decisione di fare dietrofront con Mandarino era pianificata? Oppure, con la rivelazione proposta dal corto che il villain non è, di fatto, Aldrich Killian, ma un'altra persona viva e vegeta e peraltro alquanto arrabbiata per la baracconata, i Marvel Studios hanno voluto recitare mea culpa?

Nell'interessante intervista a Drew Pearce effettuata da Voices from Krypton si parla, fra le altre cose, anche di questo.

Vi proponiamo i passaggi più interessanti:

Com'è nato il corto? E come sei finito dietro la macchina da presa?

Mi piacerebbe davvero tanto poter dire che Kevin Feige e Louis d'Esposito hanno speso ogni giorno della loro vita domandandosi "Cosa possiamo far dirigere a Drew?", ma in realtà è il contrario. Collaboro con loro ormai da quattro anni, prima con Runaways e poi con Iron Man 3 e li imploro tipo dal primo momento in cui li ho incontrati di farmi scrivere e dirigere uno di questi corti. Nel corso di questo lungo periodo abbiamo discusso di diversi progetti e personaggi (…) poi il primo giorno in cui Sir Ben era venuto sul set a recitare, io, Kevin e Louis eravamo a pranzo insieme e ci siamo detti: dovremmo fare un corto su Trevor Slattery. L'ho scritto quella sessa notte nella mia stanza d'albergo in North Carolina. 

L'avete girato durante la produzione di Iron Man 3?

No, è accaduto tutto all'improvviso lo scorso anno. Stavo discutendo col brain trust della Marvel proprio a riguardo del corto che avrei potuto dirigere e poi Joss Whedon, che stava fissando la lavagna con la lista delle cose che mi erano venute in mente, mi fa "Pensi che potresti convincere Sir Ben a girare un corto su Trevor?" e io "Non saprei, ovviamente se gradisce lo script ci sarebbe una possibilità, dato che il personaggio gli piace alquanto". Fortunatamente è andata così. Io e lui dopo Iron Man 3 siamo rimasti in contatto quindi tutto si è evoluto abbastanza organicamente. E così Sir Ben si è preso tre giorni dalla fitta schedule d'impegni che aveva per qualcosa come sette film differenti e ci siamo ritrovati a girare in questa ex-progione femminile di Los Angeles.

"Scusa" non è il termine adatto probabilmente, ma questo corto è un modo per farsi perdonare dai fan arrabbiati a causa dei cambiamenti operati al personaggio rispetto a quanto visto di solito nei fumetti?

E' alquanto bizzarro perché, in realtà, l'idea per il corto è nata ben prima dello scatenarsi delle polemiche. Quello che secondo me risulta essere molto interessante è che, in realtà, l'esistenza del vero Mandarino viene suggerita di continuo da tutti e tre i film di Iron Man, così come da tutte le cose che abbiamo detto durante la promozione della pellicola. I Dieci Anelli appaiono in Iron Man, una scena eliminata di Iron Man 2 fa diretto riferimento all'organizzazione e siamo stati sempre molto specifici nell'affermare che un personaggio noto come Mandarino esiste nell'UCM. C'è sempre stata la sensazione per tutto il film che Killian e la sua organizzazione avesse co-optato il suo nome. Gli eventi del corto rendono tutto ancora più esplicito. E non sono affatto pentito di quello che abbiamo fatto con lo script di Iron Man 3 e tanto meno sento la necessità di scusarmi. Il corto mi ha dato la possibilità di unire dei puntini che erano già stati messi. E la ragione per cui l'abbiamo girato è che volevamo giocare con Trevor ancora un po' (…) Quindi non chiedo scusa per un twist narrarivo di cui, in realtà, sono estremamente orgoglioso. Se, alla fine, si fosse scoperto che Trevor era davvero il Mandarino sarebbe stato un doppio bluff inaccettabile. Il corto conduce in un luogo interessante senza per questo tradire le vicende di Iron Man 3.