E' cominciato tutto con un video pubblicato lo scorso settembre su Cracked in cui si teorizzava il fatto che tutti i film della Pixar siano, in realtà, parte di un solo universo condiviso.

 

 

Nulla di strano: recentemente, in occasione dell'uscita di Django Unchained, è emerso qualcosa di simile anche per i film di Quentin Tarantino. La questione è che per le iconiche opere del filmmaker statunitense si parla di vicende che si attuano nel “nostro mondo” a prescindere da quanto iperboliche possano essere.

Con i lungometraggi Pixar abbiamo fra le mani giocattoli che prendono vita quando nessuno li osserva, macchine parlanti, intraprendenti insetti o magiche avventure nella Scozia medievale. Trovare dei punti di contatto fra tasselli così differenti non è semplice, almeno in apparenza.

Secondo Negroni tutto comincia, e finisce, proprio con Ribelle – The Brave.

E la strega che fornisce la pozione alla giovane Merida giocherebbe un ruolo fondamentale in tutto questo.

Questo personaggio è in grado di dare vita ad oggetti inanimati e di far si che gli animali si comportino in modo quasi umano (come il suo corvo/assistente). Evoluzione delle bestie e della tecnologia.

Gli effetti a lungo termine di questa progressione cognitiva degli animali si troverebbero in Up (i cani “parlanti”), Ratatouille (i topi evoluti) e Alla Ricerca di Nemo (la società strutturata di pesci and.co.).

Si vedrà poi perché A Bug's Life non rientra in questa categoria.

Un altro elemento ricorrente è quello della Buy-n-Large, la megacorporation responsabile del declino del nostro pianeta di cui vediamo tracce in Toy Story 3 e Alla Ricerca di Nemo, ma che soprattutto in WALL-E ha un ruolo di primo piano.

Ed è in Finding Nemo che si viene a creare la prima linea di “antagonismo” fra gli umani e gli animali superintelligenti. La pesciolina Dory non pare avere la stessa dotazione intellettiva delle altre bestie, ma, forse, questo verrà esplorato maggiormente nel sequel, Finding Dory.

Per quel che concerne il versante tecnologico, i primi effetti li abbiamo negli Incredibili, dove il villain, Syndrome, tenta di eliminare i supereoi con un robot, l'Omnidroid, che possiede capacità adattive.

Quindi abbiamo, da una parte, gli animali che hanno il “dente avvelenato” con gli uomini per via della loro opera di devastazione del Pianeta Terra, dall'altra le macchine che, con The Incredibles, cominciano il loro percorso di rancore verso il genere umano. Fattore che verrà poi approfondito nei tre Toy Story in cui alcuni giocattoli cominciano a sentirsi alquanto infastidito del trattamento a loro riservato dai loro padroni che li prendono e li buttano via come se nulla fosse. Anche se il discorso, in quest'ultimo caso, è meno univoco.

Quello che, comunque, non viene mai concretamente mostrato nei film Pixar è come si attui questa “battaglia” fra degli animali che si vorrebbero rivoltare come nell'Alba del Pianeta delle Scimmie e l'uomo. Parimenti sottinteso l'insorgere di una grande Intelligenza Artificiale anche se sarebbe proprio lei a nascondersi dietro la B&L:

In ogni film di Toy Story è drammaticamente chiaro che questi oggetti senzienti dipendono per ogni cosa dall'uomo, dall'appagamento all'energia. Viene fatto capire che i giocattoli perdono la loro vita se vengono piazzati in un magazzino a meno che non si tratti di un museo in cui vengono osservati dagli umani. Per cui le macchine decidono di prendere il controllo degli umani impiegando una compagnia che soddisfa ogni loro necessità che porta a una rivoluzione industriale che ha come conseguenza ultima… l'inquinamento.

Pertanto, quando sulla terra non resta più alcun umano (i superstiti stanno tutti sulla Axiom di WALL-E), sulla Terra restano solo le macchine. Quelle di Cars:

Non ci sono animali o umani in questa versione della Terra, se ne sono tutti andati, ma sappiamo che il Pianeta ha ancora molte influenze della nostra specie. In Cars 2, le vetture vanno in Inghilterra e Giappone dimostrando che la storia si svolge tutta sul nostro pianeta.

Ma cosa è successo alle macchine? Finora sappiamo che queste sono sempre dipese dagli uomini, motivo per cui non si sono mai completamente sbarazzati di noi. In WALL-E viene detto che era loro intenzione riportarci sulla Terra una volta che il Pianeta fosse stato pronto a riaccoglierci. Ma hanno fallito. Forse anche quelle sulla Terra sono morte, anche se non sappiamo come o perché (a questo assunto si connette la “crisi energetica” al centro di Cars 2).

 

WALL-E prende piede circa 800 anni dopo l'abbandono del pianeta da parte degli uomini. Il robottino che da il titolo al film e che riporterà il genere umano a casa, potrebbe aver mantenuto la sua personalità, il suo affetto verso le nostre attività grazie alla sua curiosità sempre viva verso le nostre abitudini. Il ricordo di quei giorni in cui uomini e macchine vivevano in pace in un modo ancora non-corrotto dall'inquinamento di cui viventi e non sono stati gli artefici è ancora saldo in lui.

Ed è proprio durante i titoli di coda del film di Andrew Stanton che vediamo una pianta che ricorda molto “l'albero centrale” di A Bug's Life. In questo lungometraggio non vediamo tanti esseri umani proprio perché la Terra non è ancora stata ripopolata. A sostegno ulteriore di questa posizione viene citata la roulotte che appare tanto in A Bug's Life quanto in Monsters & Co.

Nel primo cartoon pare decisamente più vecchia che nel secondo.

Perché?

Qua rientrano in ballo gli “animali senzienti” che abbiamo accantonato per un po'.

La civiltà dei Mostri è, di fatto, la Terra in un futuro incredibilmente distante. Da dove sono scappati fuori queste creature? Porebbe trattarsi della personificazione e delle mutazioni avvenute nel corso dei secoli sulla Terra. O magari, per sopravvivere, gli umani e gli animali si sono dovuto “mescolare”. Disgustoso, ma plausibile.

La crisi energetica che affrontano in Monsters & Co. non li porta nel nostro mondo. Li porta indietro nel tempo, in giorni in cui gli umani regnavano ancora sulla Terra.

Tutto, a questo punto, viene ricondotto a…. Ribelle – The Brave!

E poi, alla fine, c'è Boo. Cosa le è accaduto? Lei ha visto tutto quello che accadrà nella Terra del Futuro in cui “Gatto!” è in grado di parlare. Per lei, scoprire cosa sia accaduto al suo amico e perché gli animali con cui lei ha a che fare non sono così intelligenti come quelli che ha visto lei, diventa un'autentica ossessione. Si ricorda che le porte sono la chiave per trovare Sulley e diventa…

UNA STREGA!

Si, Boo e la strega di Ribelle sono la stessa persona. Scopre come riuscire a viaggiare nel tempo e va alla radice di tutto, inziando a coltivare la magia e a spostarsi in avanti e indietro nel tempo. Come lo sappiamo? Nel suo laboratorio vediamo un'incisione di Sulley e addirittura il camioncino Pizza Planet, cosa che non ha alcun senso a meno che non l'abbia visto davvero nel futuro. Vi ricordate che Merida apre una porta e la strega non c'è più? Questo perché sono le stesse viste in Monsters & Co. Consentono di viaggiare attraverso il tempo ed è per questo che Merida non riesce a trovare la strega (…)

Il suo amore per Sulley è, in sostanza, il nodo centrale di tutto l'Universo Pixar. L'amore di persone differenti, di svariate età e, addirittura, di specie diverse che tentano di trovare una maniera per vivere in armonia.