Giunto all'età di 65 anni, Sylvester Stallone ha impugnato saldamente le redini della propria carriera sviluppando personalmente i propri progetti cinematografici e cercando di adottare uno sguardo maturo anche quando si tratta di film d'azione.

Con l'adattamento della graphic novel Bullet to the Head, la star avrà addirittura voce in capitolo sul montaggio definitivo. Diretto da Walter Hill, il film avrebbe dovuto uscire nelle sale il 13 aprile, ma alcuni giorni fa la Warner Bros. ha misteriosamente cancellato la release senza fornire spiegazioni.

Voci vicine alla produzione suggeriscono che il motivo potrebbe essere proprio il nullaosta dell'attore, il quale avrebbe l'ultima parola sulla direzione creativa del progetto. Stallone ha deciso che il film richiede più tempo per essere montato e supervisionerà la postproduzione prima di approvare il final cut.
Ecco quindi che comincia a emergere l'ipotesi di una release in novembre, con qualche mese di respiro in più rispetto alla data precedentemente fissata.

Problemi seri al montaggio o semplice pignoleria da star? Di sicuro, un altro segnale di come Stallone prenda seriamente il proprio ruolo.

Sceneggiata da Alessandro Camon, la storia vede Stallone nei panni di un killer che decide di allearsi con un detective del NYPD (interpretato da Thomas Jane) in un'indagine dalla grande posta in gioco che andrà dagli squallidi vicoli di New Orleans alle stanze del potere a Washington D.C.
L'improbabile duo si ritroverà unito dai feroci omicidi dei rispettivi partner, andando contro tutto ciò che incontreranno sul loro cammino, e sacrificando qualunque cosa per ottenere vendetta.