Nei mesi che hanno preceduto l'uscita di The Tree of Life si è speculato moltissimo sulla mole di materiale girato, sulla lentezza della postproduzione e sul perfezionismo maniacale del regista in sala di montaggio.

Alla fine, il risultato è stato un film sicuramente poco convenzionale nella struttura, ma di durata decisamente ragionevole rispetto a quanto paventato ("solo" 138 minuti).

Sappiamo però che i film di Malick vengono costruiti interamente in sala di montaggio, e che prima di giungere a una versione definitiva anche The Tree of Life ha attraversato varie forme e varie durate. Una director's cut è quindi quello che i fan di Malick si sono sempre aspettati dal regista, anche se non c'è motivo di pensare che la versione del film che abbiamo visto al cinema sia diversa da quella da lui desiderata, e mai ci è giunta voce di pressioni da parte della produzione perché venisse ridotta la durata del film.

Una recente intervista a Emmanuel Lubezki, direttore della fotografia di The Tree of Life, avvalora però l'ipotesi secondo cui il regista stia lavorando a una versione allungata del film. Questo è quanto Lubezki ha dichiarato alla rivista francese Cahiers du Cinema (riportata da un utente di IMDB):
 

In che modo Malick pensa al montaggio mentre sta filmando?
Ne parliamo praticamente sempre. Ma molte delle idee sul montaggio che condividiamo sul set non arrivano al final cut. Avremo girato circa 600.000 metri di pellicola. Il primo premontato durava 8 ore. Terry sta lavorando su una versione di 6 ore del film. Da quel che ho visto io è assolutamente incredibile, è bellissima. La versione più lunga si riferirà in gran parte alla storia dei bambini. C'erano cose eccezionali, abbiamo girato molte, moltissime scene sull'infanzia di Jack: i suoi amici, la sua evoluzione, i suoi cambiamenti, la sua consapevolezza di non essere più bambino. Non so se dovrei dire tutte queste cose!
 

Sei ore di montato possono sembrare assolutamente eccessive, ma vengono giustificata dall'incredibile quantità di riprese realizzate sul set. Se i dati forniti da Lubezki sono corretti, la shooting ratio del film sarebbe di 150:1, ovvero ben 365 ore di girato a fronte di un montato di 2 ore e mezzo. In passato solo film come Apocalypse Now e Shining hanno superato la soglia di shooting ratio di 100:1, quando solitamente per un film normale questo valore si attesta fra i 5:1 e i 20:1.

Già Jessica Chestain aveva raccontato che durante le riprese Malick lasciava scorrere intere bobine senza mai chiamare l'azione e lo stop, una tecnica che sicuramente aiuta la naturalezza degli attori e delle azioni, ma che quando si tratta di pellicola da 35mm risulta incredibilmente costosa.

Prima di dare per certo che Malick ci regali una director's cut di The Tree of Life, però, è meglio andarci cauti. Al momento il regista è al lavoro su altri due progetti, il documentario Voyage of Time e un film drammatico con Ben Affleck e Rachel McAdams, per cui la cosa potrebbe richiedere molto tempo.

O forse, considerando che il film visto nei cinema rispecchia in pieno il volere di Malick, il nuovo montaggio a cui sta lavorando non è stato pensato per essere mostrato al pubblico…