Canesecco parla di Freaks e saluta lettori di BadTV.it!

Abbiamo partecipato a un Q&A con Matteo "Canesecco" Bruno, regista di Freaks!: ecco il suo videosaluto ai lettori di BadTV.it!

Mi occupo di Badtaste dal 2004 con l'aiuto di un grande team.


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Si è tenuto lunedì scorso al teatro 16 di Cinecittà un incontro organizzato dalla NUCT - Scuola di Cinema e Televisione riguardo al Partner Program che Youtube sta proponendo a filmaker, produttori indipendenti e webstar in modo da favorire la creazione di nuovi contenuti di alta qualità distribuiti proprio sul portale, promuovendo nel contempo giovani talenti.

Presente in sala Dino Bosco di YouTube, che ha parlato del programma, e Matteo "Canesecco" Bruno, giovanissimo regista della webserie di successo Freaks!, che ha parlato della propria esperienza (svelando parecchi retroscena) durante un Q&A al quale abbiamo partecipato anche noi. A moderare c'erano Francesco Alò e Gabriele Niola.

Potete leggere il Q&A direttamente qui sotto, ma prima ecco un saluto speciale di Canesecco ai lettori di BadTV:

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Prima di rispondere alle domande, Canesecco ha parlato della serie, realizzata da lui assieme a Guglielmo Scilla (willwoosh) e Claudio di Biagio (nonapritequestotubo). Chiaramente ispirata a serie come Heroes e Misfits, ma di stampo più umoristico, Freaks! è stata realizzata senza fini di lucro (almeno la prima stagione): sei mesi di pre-produzione, zero budget, una troupe di 50 persone molto affiatata e ora una media di 300mila spettatori per ogni episodio. Il canale youtube della serie è stato aperto subito con una partnership con Youtube, che ha fornito la base necessaria a coprire le spese (il partnership program, infatti, prevede la divisione degli incassi derivanti da pubblicità sul sito). Si parla già di una seconda stagione (anche se non è stata confermata), probabilmente con un budget (perché non si lavora solo per la gloria, ovviamente e giustamente): nessuno, nel lavorare alla prima stagione, ci ha guadagnato qualcosa, nemmeno chi sta realizzando le versioni sottotitolate per i mercati internazionali (i ragazzi di ItaSa) o l'ufficio stampa, Showreel.

Ma non pensate che nel caso iniziaste a guadagnarci qualcosa, i fan se la possano prendere?
Negli utenti c'è sempre la sensazione di sentirsi fregati in qualche modo. Se io dico che abbiamo 22 anni e che guadagnamo col video, ci sarà sempre qualcuno che penserà che in realtà abbiamo alle spalle un produttore. La gente è come infastidita dai guadagni, magari ci daranno dei venduti, ma tutto questo non ha senso.

A un certo punto avete iniziato a mettere dei blog di produzione, nei quali tu spieghi come viene realizzato ogni episodio e addirittura rispondi alle domande degli utenti. Insomma, su internet di spiega tutto.
E' proprio questo il bello di internet. Ti piace il mio video, mi fai delle domande, e ti rispondo. Visto che non potevamo rispondere a tutti, abbiamo fatto dei videoblog rispondendo anche a domande tecniche. Da quando è uscito Freaks! molti ci scrivono ringraziandoci perché siamo loro di ispirazione e gli abbiamo fatto capire che possono davvero fare qualcosa di simile, e chiedendo consigli su come si fa. Io ho risposto in un video elencando tutti i ruoli...

Quante volte vai al cinema?
Un paio di volte al mese.

E quanti video ti scarichi?
In realtà ultimamente compro molti Blu-Ray, spesso compro il disco al posto di andare al cinema.

E come ti poni, in progressione, riguardo al tuo futuro? Vuoi arrivare a fare cinema? Ha ancora un senso?
Il concetto di cinema c'è ancora, ma - sembrerà una cosa banale - perché non possiamo provare a rimanere su YouTube? Non so se mi piace l'idea di partire su YouTube, diventare famoso e andarmene su un altro media. Non mi ridurrei solo a quello: perché non facciamo in modo che sia YouTube il posto dove rimanere? Addirittura, portare personaggi famosi su YouTube? Se il cinema mi chiama per un film ci posso pensare, ma se riesco voglio restare sul web il più possibile.

Ma il lavorare low budget non crea delle difficoltà a portarsi, successivamente, su progetti ad alto budget?
Guarda, un ipotetico Freaks! 2 avrà un budget, potremo correggere gli errori che nella prima stagione appiattiscono evidentemente il livello qualitativo: il budget ci permetterà di avere qualità maggiore, e permetterà a YouTube di ospitare un contenuto di altissima qualità. Anche se a volte ho il sospetto che l'utente medio di YouTube, in Italia, abbia gusti un po' appiattiti. Ma tra un paio d'anni l'utente che solitamente guarda solo tv o va al cinema deciderà anche di andare su youtube e vedersi delle webserie.

Quindi state pensando a una seconda stagione? Pensate anche ad altri tipi di distribuzione? Pensate a modalità di guadagno?
Adesso sì. La prima stagione è stata eccezionale, bellissima ecc, ma ci sta facendo esaurire: quattro persone che gestiscono a zero budget 50 persone, finiremo male. La seconda stagione DEVE avere delle entrate economiche, dev'essere prodotta da qualcuno. Produzione e destinazione saranno ovviamente questioni separate. Per esempio, potremmo essere prodotti da uno sponsor, ma la destinazione sarà scollegata. Chissà, potrebbe esserci anche una destinazione televisiva, come sky: per ora non abbiamo ancora avuto dei contatti concretissimi.

Come funziona la promozione di Freaks? Immagino sia tutta social network.
Partiamo dal presupposto che abbiamo tantissimi contatti. Già solo linkare la puntata nei canali ci porta moltissima visibilità. Grazie a Facebook o altri social network la cosa si sparge a macchia d'olio. Freaks! non è virale: non è il video che tutti condividono, anzi Freaks! è l'antiviralità: puntate da 20 minuti non sono l'ideale per l'utente medio di YouTube.

Come si è unito a voi Willwoosh?
Il progetto nasce da me e Claudio: abbiamo contattato Willwoosh, gli abbiamo raccontato il progetto, lui si è fomentato come un pazzo ed è entrato a far parte del team produttivo, e ora ci vediamo tutti i giorni. Non è entrato perché era "quello fico", ma perché si è gasato per il nostro progetto.

Sul set come funziona? Copione di ferro?
Il copione è molto malleabile, anche se cè sempre copione e sceneggiatura. Niente storyboard, la cosa fissa è il copione: il resto le decidiamo sul luogo, persino le location.

Come gestite la questione creativa tra di voi?
Ci dividiamo molto i compiti, ci picchiamo poco: loro due curano la parte sceneggiatura, io curo la parte tecnica. Non ho gestito gli attori, che li gestisce Claudio: tutti insieme gestiamo la parte creativa.

E girate con i permessi comunali?
Mai, però ho dato via spesso il documento!

E vi chiedono mai di girare in una location particolare in cambio di visibilità?
Sì, spesso in cambio di favori: ci concedono una location in cambio di visibilità.

Nel caso nella prossima stagione ci fossero delle richieste di cammeo di grosso livello come vi comporterete? Proporre un prodotto di alto livello non può snaturare la serie e quindi avere una risposta negativa?
Il pubblico non è stupido. La mia risposta sarà: avevamo zero soldi, ora li abbiamo. Lo spettatore noterà la differenza e apprezzerà la crescita qualitativa. In una eventuale seconda stagione rimarremo comunque noi, ma ci saranno quelle due o tre persone in più che ci faciliteranno le cose. Il budget ci permetterà di rendere tutto un po' più comodo, e ottenere qualcosina di più a livello di mezzi.

Avete utilizzato gli strumenti forniti dal Partnership Program di Youtube, per esempio l'analisi del gradimento?
Abbiamo utilizzato l'analisi del gradimento per capire come viene fruita ogni puntata. Non cambiamo mai le scene, perché ormai sono pronte, ma quelli sono dati che ci serviranno a capire gli errori/i problemi/i punti in cui cala l'attenzione dello spettatore eccetera, così da applicare quello che abbiamo imparato nelle puntate successive.

Il finale della prima stagione di Freaks! verrà presentato in anteprima al Telefilm Festival il 27 giugno.


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