In una lunga intervista rilasciata al Guardian a fine agosto in occasione dell’uscita della versione rimasterizzata in 3D di Terminator 2, James Cameron ha espresso la sua opinione su quello che molti ritengono essere il film dell’anno, ovvero Wonder Woman, una pellicola capace di incassare non solo il plauso di buona parte della critica USA ma anche oltre 400 milioni di dollari in patria (e oltre 800 nel mondo).

Potete trovare le dichiarazioni del regista in questo articolo. Le parole del leggendario filmmaker hanno ovviamente generato un vespaio di polemiche, tanto da spingere la stessa Patty Jenkins a rilasciare un commento ufficiale a riguardo.

Commento che vi riproponiamo qua sotto:

L’incapacità di James Cameron di capire cosa sia Wonder Woman per le donne di tutto il mondo, o cosa rappresenti, non sorprende: nonostante sia un grande regista, non è una donna. Le donne forti sono fantastiche. Il suo elogio del mio film Monster, e di come rappresentammo una donna forte anche se rovinata, è stato molto apprezzato. Ma se le donne devono essere sempre dure, toste e problematiche per essere percepite come forti, e non siamo libere di avere varie sfaccettature, o celebrare un’icona delle donne in tutto il mondo solo perché è attraente e adorabile, allora non siamo andati molto lontano, non trovate? Credo che le donne possano e debbano essere QUALSIASI COSA, proprio come i personaggi maschili. Non c’è un tipo giusto o sbagliato di donna potente. E l’immensa quantità di donne nel pubblico che hanno reso questo film un successo possono sicuramente scegliere e giudicare la loro personale icona progressista.

In una nuova, corposa intervista rilasciata all’Hollywood Reporter in occasione dell’inizio delle riprese dei sequel di Avatar, Cameron non ha ritrattato nulla, anzi. Ha rincarato la dose quando gli è stato domandato se ritenga ancora che Wonder Woman sia solo “un’icona trasformata in oggetto”.

Sì, resto fermo della mia opinione. Voglio dire, è stata Miss Israele e nel film indossa questa specie di costume a bustino che esalta tutta la sua forma fisica. Era splendida, uno sballo. E per me questo non ha nulla di rivoluzionario. C’era già Raquel Welch che faceva queste robe negli anni ’60. Si trattava di discutere e contestualizzare il ragionamento nei termini del perché Sarah Connor – quello che Linda ha creato nel 1991 – era, se non in anticipo sui tempi, quantomeno rivoluzionario per l’epoca. E non penso che fosse particolarmente in anticipo sui tempi perché anche oggi non stiamo dando alle attrici quel genere di ruolo.

Quando poi gli viene chiesto di commentare la risposta della collega, specie il passaggio in cui lei spiega che secondo il suo ragionamento le donne “dovrebbero essere sempre dure, toste e problematiche per essere percepite come forti” puntualizza:

Linda era meravigliosa. Semplicemente non veniva trattata come un oggetto sessuale. Non c’era nulla di sessuale nel suo personaggio. La sua era rabbia, era forza di volontà, era determinazione. Era forte ed era complicata… Non era un personaggio che stava lì per essere apprezzato e osservato con desiderio, ma era centrale nella storia e alla fine del film il pubblico finiva per amarla. Per cui per quanto possa manifestare tutta la mia stima verso Patty e verso Hollywood che ha – uh – “lasciato” che fosse una regista donna a dirigere un film che fa parte di un importante franchise, non penso che ci sia nulla di rivoluzionario in Wonder Woman. Punto.

La cosa sconvolgente per me è la controversia nata dalle mie affermazioni. Nella mia testa era tutto abbastanza ovvio. E ritengo che Hollywood non abbia ancora capito nulla della questione femminile nei franchise di successo. Con i film drammatici ce l’hanno fatta, ma nel secondo in cui cominciano a pensare a imponenti e commerciali film d’azione, sono convinti, a prescindere, di doversi appellare a dei diciottenni o dei quattordicenni di sesso maschile. Sarà stata un’affermazione troppo semplicistica da parte mia e non ho alcuna intenzione di ritrattare, ma aggiungerò un piccolo dettaglio: mi piace il fatto che lei “abbia la meglio” sessualmente rispetto al personaggio maschile, ho pensato fosse davvero divertente.

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