Tech Noir

Il termine piacque così tanto a James Cameron da chiamarci un locale per una scena cardine nel suo capolavoro Terminator del 1984. Da dove nasce questa commistione tra noir e tecnologia? Nel cinema, più sotterraneamente, da tutti quegli artisti “espressionisti” tedeschi che dalla Germania andarono a segnare per sempre l’estetica noir, oltre che horror, in quel di Hollywood scappando dal paese di Hitler a ridosso della II Guerra Mondiale. Ci riferiamo a Fritz Lang (nella fantascienza di Metropolis datata 1926 c’è la verticalità classista della città a più livelli di tanto noir classico vedi ascesa tra le fiamme ai piani alti della società di James Cagney in La Furia Umana del 1949), Edgar G. Ulmer o il d.o.p Karl Freund. Dopo Metropolis e gli “espressionisti” migranti a Hollywood, il padre di Quentin Tarantino Jean-Luc Godard fonde noir e sci-fi dentro l’innovativo Agente Lemmy Caution: Missione Alphaville (1965). Tre anni dopo l’...