La questione è esplosa con tempismo giusto all’indomani delle cinque nomination agli Oscar ricevute da Bohemian Rhapsody, la pellicola da cui Bryan Singer è stato estromesso a due settimane circa dal termine delle riprese (di cui resta accreditato come regista).

Torniamo un attimo a qualche mese fa.

A metà ottobre, Singer aveva preso parola su Instagram per “giocare di anticipo” in merito a un articolo che il magazine Esquire era in procinto di pubblicare.

Su Instagram scriveva:

Sono a conoscenza da un po’ che Esquire potrebbe pubblicare un articolo negativo su di me. Hanno contattato amici, colleghi e gente che neanche conosco. In un clima come quello odierno, dove intere carriere vengono demolite da delle mere accuse, quello che Esquire si accinge a fare dimostra il loro sconsiderato disprezzo per la verità, con delle ipotesi fittizie e irresponsabili.

Questo articolo cercherà di rimaneggiare false accuse e cause fasulle (come questa). Impiegherà citazioni erronee di “fonti” che sostengono di avere “una conoscenza intima” della mia vita privata. E cercherà di presumere colpevolezza con delle associazioni date dalla mia semplice conoscenza, o il mio semplice incontro con persone avvenuto in passato. Cercheranno di infangare una carriera che ho costruito in 25 anni.

Casualmente, il suddetto articolo verrà proposto con un timing che, stranamente, sfrutterà la release del mio film, Bohemian Rapsody. Pellicola di cui sono immensamente orgoglioso, così come sono fiero delle persone che hanno contribuito a realizzarla.

Se necessario commenterò ulteriormente la questione.

Esquire aveva poi deciso di non pubblicare il tutto, cosa che non ha però impedito agli autori del pezzo di venderlo ad altri, nello specifico The Atlantic, che ha appunto deciso di proporlo a ridosso dell’annuncio delle Nomination agli Oscar (potete trovarlo qua e farvi la vostra idea in merito).

Nelle ore scorse Avi Lerner di Millennium Films ha specificato che Bryan Singer manterrà la regia di Red Sonja, cinecomic per cui dovrebbe fra l’altro percepire un compenso di circa 10 milioni di dollari.

Il produttore ha detto senza mezzi termini:

Continuo a lavorare allo sviluppo di Red Sonja e Bryan Singer resta collegato al progetto. Gli 800 milioni di dollari incassati da Bohemian Rhapsody, che lo hanno reso il film drammatico di maggior successo nella storia, sono un testamento alla sua straordinaria visione artistica e al suo acume. Conosco bene la differenza fra le fake news che devono seguire un’agenda ben specifica e la realtà dei fatti e sono del tutto a mio agio con questa decisione. In America le persone sono innocenti fino a che non viene dimostrato il contrario.

Lo stesso Bryan Singer, che viene ora seguito dal guru nella gestione delle crisi di PR Howard Bragman, aveva avuto modo di rilasciare una dichiarazione ufficiale a Variety:

L’ultima volta che ho postato a riguardo di tale questione, Esquire magazine stava per pubblicare un articolo scritto da un giornalista omofobo che ha una bizzarra ossessione verso di me che risale al 1997. Dopo un attento fact-checking e preso atto della mancanza di fonti credibili, Esquire ha deciso di non pubblicare quello che era un vero e proprio caso di giornalismo di vendetta. Cosa che non ha impedito allo scrittore di venderlo a The Atlantic. Ed è davvero triste constatare come The Atlantic abbia ceduto a questi standard di giornalismo cosi infimi. Sono costretto a ribadire ancora una volta che questa storia rievoca reclami da cause fasulle intentate da uno spregevole cast di individui disposti a mentire in scambio di soldi o attenzioni. E non c’è davvero nulla di cui stupirsi se, con un film come Bohemian Rhapsody diventato un successo commerciale e vincitore di premi, questo pezzo omofobico sia stato opportunamente programmato per trarre vantaggio dalla cosa.

A chiusura riportiamo una piccola curiosità. Se ben ricordate, nei mesi scorsi, Bryan Singer (che non ha ovviamente preso parte alle attività press della pellicola) ha sempre sostenuto i vari traguardi di Bohemian Rhapsody condividendo su Instagram delle gustose chicche dal backstage che vi abbiamo sempre segnalato con prontezza. Video e foto che ora sono state rimosse dal profilo del filmmaker per ragioni a noi ignote.

Cosa ne pensate? Ditecelo nei commenti!

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