Guillermo del Toro sceglie l’ottimismo. Il regista messicano ha scritto un breve saggio per la nuova edizione del settimanale Time, supervisionata dalla regista Ava DuVernay, nell’ambito del programma speciale “The Art of Optimism“.

Attraverso poche parole il filmmaker ha spiegato i suoi buoni propositi per il 2019, sostenendo quanto sia importante scegliere l’ottimismo piuttosto che cedere alla disperazione.

A seguire vi proponiamo una traduzione mentre potete leggerlo in originale cliccando qui.

 

L’ottimismo è fondamentale. È la scelta difficile, quella coraggiosa. Ed è, a quanto mi risulta, quella di cui adesso c’è più bisogno, per far fronte alla disperazione. È proprio come un’auto che si rivela utile quando c’è una distanza da coprire, altrimenti non risulta altro che un oggetto immobile parcheggiato in un garage.

In questi giorni il modo più semplice per apparire intelligenti è attraverso lo scetticismo automatico. Sembriamo sofisticati quando diciamo “non ci credo” e falsi in caso contrario.

La storia e i racconti hanno dimostrato che nulla può dirsi perso per sempre. Davide può sconfiggere Golia. Una spiaggia in Normandia può cambiare le sorti di una guerra. Il coraggioso può soggiogare il potente. Questi esempi sono spesso visti come un’eccezione, ma non lo sono. Ogni giorno tutti noi diventiamo la conseguenza delle nostre scelte – la scelta tra l’amore e la paura, tra la fede e la disperazione. Nessuna speranza è mai troppo piccola.

L’ottimismo rappresenta il nostro istinto di aspirare mentre soffochiamo. Il nostro bisogno di dichiarare una necessità quando serve. L’ottimismo non è da sfigati; è un atto di ribellione, una scelta coraggiosa, vitale.

Lo scrittore americano Theodore Sturgeon una volta disse: “Il novanta percento di tutto è spazzatura” e sono d’accordo con lui. Ma è anche vero che il “Il dieci percento del resto vale un dannato sforzo”.

E così succede che con il tempo, scelta dopo scelta, decidiamo di lasciarci alle spalle una biografia o un epitaffio. Guardatevi attorno e scegliete tra le due cose.

Inspirate o morite.

 

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