In una recente intervista con GQ Willem Dafoe è tornato a parlare del suo ruolo in Spider-Man di Sam Raimi. L’attore, candidato all’Oscar per Van Gogh – Sulla soglia dell’eternità, ha ammesso di aver particolarmente apprezzato l’esperienza:

Sam Raimi ha fatto un miracolo. Ha reso personale un film piuttosto colossale pieno di effetti. Era l’inizio per i cinecomic, perciò all’epoca non c’era alcun modello a cui fare riferimento.

Ricordando alcune delle scene più divertenti, Dafoe ha parlato della scena della cena di Ringraziamento in cui zia May rimprovera Osborn per aver assaggiato del cibo prima di dire le preghiere, e lui di tutta risposta le lancia un’occhiataccia:

Ci sono un paio di scene che ancora mi fanno ridere, perché hanno una doppia chiave di lettura, tra il drammatico e il comico. Il film è pieno di questi momenti.

Ha poi riflettuto sulla scena in cui Osborn parla da solo allo specchio:

Sam Raimi mi diede da leggere Lo strano caso del dottor Jekyll e del signor Hyde prima di girare quella scena. Fu molto divertente, la girammo tutta in un solo ciak. Nel montaggio finale decisero di frammentarla, ma la girammo tutta d’un fiato. Era un po’ come un gioco, perché dovevo alternare le due personalità, la cinepresa poi doveva trovarsi in un punto preciso davanti allo specchio e io dovevo muovermi in un certo modo per quella scena, quasi danzando.

 

 

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