Kobe Bryant è morto oggi in un incidente in elicottero a Calabasas, fuori Los Angeles: a dare la notizia TMZ.

Bryant stava viaggiando con altre otto persone sul suo elicottero privato, quando il velivolo ha perso quota e ha preso fuoco. Sono morti tutti i passeggeri, inclusa la figlia tredicenne Gianna Maria Onore (detta GiGi). Si stavano recando alla mamba Academy per un allenamento.

L’ex cestista dei Lakers era sposato con Vanessa Bryant (che non era a bordo dell’elicottero) e aveva quattro figlie, di cui una nata a giugno del 2019.

Considerato uno dei più grandi giocatori di pallacanestro di tutti i tempi dell’NBA, Bryant aveva vinto un Oscar nel 2018 con il cortometraggio Dear Basketball. Si tratta di un corto realizzato dal campione insieme al grande animatore Glen Keane, con musiche di un altro genio, ovvero John Williams. Proiettato per la prima volta al Tribeca Film Festival ad aprile 2017, il corto è incentrato sulla poesia omonima scritta proprio da Kobe Bryant quando annunciò il suo ritiro dal mondo della pallacanestro nel 2015. Bryant narra il corto come voce fuori campo. Bryant fu il primo afroamericano a vincere l’Oscar per miglior corto animato, e il primo ex atleta professionista a essere nominato e a vincere un Oscar in una categoria qualsiasi.

 

Bryant aveva 41 anni: nato a Philadelphia nel 1978, era figlio dell’ex giocatore dell’NBA Joe “Jellybean” Bryant. Crebbe, sportivamente parlando, in Italia dove imparò i fondamentali europei, ma passò l’intera carriera NBA nei Los Angeles Lakers, con cui conquistò cinque titoli in ben 20 anni. Partecipò, con la nazionale americana, ai Giochi Olimpici di Pechino 2008 e Londra 2012, vincendo in entrambe i casi la medaglia d’oro.

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