L’industria cinematografica attende di sapere se la Warner Bros manterrà o sposterà la data d’uscita americana di Tenet. Il regista Christopher Nolan desidera che il suo sia il film che riporterà il pubblico in sala, ma in un lungo editoriale Deadline sottolinea come la casa di distribuzione sia sempre più sotto pressione per via dell’incertezza sulla possibilità che i cinema di tutto il mondo siano aperti, il 17 luglio, per proiettare il blockbuster.

Tenet è costato 200 milioni di dollari, e il regista Christopher Nolan ha un contratto secondo cui ottiene il 20% degli incassi (una rarità che pochi, oltre a lui, possono avere oggi a Hollywood). Per proiettare un film costoso e ambizioso come Tenet la Warner ha bisogno di almeno 3500 cinema cinema negli Stati Uniti, e 30.000 schermi in tutto il mondo. È necessario quindi che almeno l’80% dei cinema del mondo siano aperti, e negli Stati Uniti devono essere aperti i cinema di New York, Los Angeles e San Francisco (che rappresentano, insieme, il 25% degli incassi del primo weekend).

Se nel corso delle prossime tre settimane la situazione non si farà promettente su questo fronte, allora Tenet verrà rinviato, presumibilmente all’autunno. Deadline afferma però che in questo caso si creerebbe una reazione a catena come quando è stato rinviato No Time to Die: se Tenet venisse rimandato, allora anche altre pellicole come Mulan (24 luglio) e Wonder Woman 1984 (14 agosto) finiranno per slittare, probabilmente all’inverno. Un insider di Hollywood citato dal Washington Post è ancora più drastico:

Se Tenet non uscisse oppure fosse un flop clamoroso, allora ogni altra compagnia giocherà in difesa. Non vedremo nuovi film fino a Natale.

È una situazione molto delicata e una grossa responsabilità per la Warner Bros., ma la major ha bisogno di almeno un mese e mezzo per promuovere la pellicola di Nolan nel caso uscisse il 17 luglio (e anche la promozione non sarà facile: non ci sono eventi sportivi, le affissioni sono molto meno viste ecc), per questo le prossime settimane saranno cruciali per decidere il da farsi.

Il film è pronto, e secondo Deadline è “altrettanto grandioso quanto Inception“. Se dovesse uscire, c’è chi come l’Hollywood Reporter afferma che potrebbe andare bene al box-office nonostante il distanziamento sociale e la diffidenza iniziale del pubblico a tornare nelle sale. Secondo il sito, infatti, i cinema spesso non superano la capacità del 25% (soprattutto negli infrasettimanali), e a luglio il film di Nolan avrà praticamente la totalità dei cinema aperti a disposizione (un’occasione più unica che rara) e rimarrà in sala più tempo del solito. Il presidente della distribuzione della Paramount, Chris Aronson, è convinto che il distanziamento sociale non penalizzerà il lancio del nuovo film di Spongebob, attualmente fissato al 7 agosto: “Anche con una capacità ridotta per via del distanziamento sociale, ci saranno comunque molti posti disponibili per il calendario cinematografico estivo che è stato deciso finora”.

 

 

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