Nella lotta per accaparrarsi la nuova opera di Martin Scorsese, la Apple ha avuto la meglio su Netflix.

A poche ore dalla scoperta che, questa sera, la BBC propporrà un cortometraggio firmato Martin Scorsese che racconterà il lockdown a New York, arriva un importante aggiornamento su Killers of the Flower Moon, pellicola che vedrà nuovamente insieme sul grande schermo Leonardo DiCaprio e Robert De Niro (a eccezione di un corto, per i due si tratta della prima collaborazione in tandem per un progetto filmico dell’acclamato regista italoamericano).

Nonostante un budget che, secondo le indiscrezioni note da tempo, potrebbe oscillare fra i 180 e i 200 milioni di dollari, il lungometraggio avrà un destino differente da quello di The Irishman, il più recente film di Martin Scorsese diventato un Netflix Original dopo che la Paramount, spaventata dal costo eccessivo del progetto, aveva deciso di cederlo ben volentieri al colosso dello streaming. Colosso che, dal canto suo, non vedeva l’ora di aggiudicarsi un’importante esclusiva, al netto di tutte le polemiche con gli esercenti cinematografici per via della ben nota questione delle finestre di distribuzione cinema e streaming.

La Apple starebbe infatti ultimando gli accordi con la Paramount per finanziare Killers of the Flower Moon. L’opera verrà quindi etichettata come un Apple Original Film, ma verrà comunque distribuito nei cinema di tutto il mondo tramite la Paramount. Se tutto andrà a buon fine, il lungometraggio di Martin Scorsese si troverà in una situazione ibrida ideale: da una parte ci sarà la Apple, entità finanziatrice e studio creativo alle spalle del regista, arrivando comunque al cinema con la Paramount prima di approdare in streaming diventando, de facto, il titolo più importante sulla libreria “in divenire” di Apple TV+.

Martin Scorsese ha descritto questo lungometraggio come un vero e proprio western:

Pensiamo sia un film western. Racconta una storia avvenuta a cavallo fra il 1921 e il 1922 in Oklahoma. Sono di sicuro dei cowboy che hanno delle vetture, ma anche dei cavalli. Il film racconterà principalmente della tribù indiana degli Osage alla quale venne dato questo territorio orribile che, però, amavano perché pensavano che i bianchi non si sarebbero mai interessati a esso. Solo che poi ci hanno scoperto il petrolio e, per circa dieci anni, gli Osage diventarono le persone più ricche della terra in quanto a reddito pro capite. Poi, come accaduto nello Yukon e nelle regioni minerarie del Colorado, ci fu lo sbarco degli avvoltoi, dei bianchi, degli europei e tutto andò perduto. Il sottobosco dietro a queste operazioni aveva così tanto potere che era più facile andare in galera per aver ammazzato un cane che un indiano.

Leonardo DiCaprio avrà il ruolo principale, mentre Bob sarà William Hale, il Re di Osage Hills, il responsabile della maggior parte degli omicidi. Gli altri saranno tutti attori nativi americani. È molto interessante riflettere sulla mentalità che ha portato a questo. La storia della civilizzazione che affonda le sue radici fin in Mesopotamia. Gli Ittiti sono invasi da un’altra popolazione e scompaiono, perché sono stati assimilati o, piuttosto, assorbiti. È affascinante vedere questa mentalità che si è riprodotta in altre culture, anche attraverso due guerre mondiali. E che, penso, sia destinata a non morire mai. Credo che sia questo il genere di film che cercheremo di fare.

Killers of the Flowers Moon vede Leonardo DiCaprio nel cast e verrà prodotto da Imperative Entertainment e Paramount Pictures. La sceneggiatura di Eric Roth sarà tratta dal romanzo di David Grann che racconta la storia vera degli omicidi di membri della tribu Osage nell’Oklahoma degli anni venti, occorsi dopo la scoperta del petrolio nelle loro terre. Robert De Niro interpreterà il serial killer William Hale.

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