Ma riiniziare non sarà facile, per molti motivi, come racconta uno speciale di Vanity Fair di qualche giorno fa nel quale intervengono produttori, registi e attori come Hutch Parker, Roland Emmerich e Charlize Theron. La complessità starà soprattutto nel fatto che solitamente a Hollywood si cerca di ripetere ciò che ha sempre funzionato, e invece in questo caso sarà necessario applicare nuovi protocolli e avere idee originali che permettano di superare le difficoltà produttive raggiungendo i risultati desiderati.
Parliamo soprattutto di questioni economiche, come le coperture assicurative che ogni produzione ha bisogno di avere e che da adesso sarà molto difficile ottenere, come spiega Emmerich:
C’è il timore che nessuna assicurazione coprirà eventuali stop alle riprese dovuti a focolai di Covid-19, quindi nel caso accadesse cosa potremmo fare?
Il rischio è molto alto, come spiega Hutch Parker (produttore della saga di X-Men):
Ogni studio con cui ho parlato (e ho parlato con parecchi di loro) ha strategie diverse, e la pensa in modo diverso su come tornare sul set. Bisogna fare delle analisi costo-beneficio: ha senso girare o no? È un problema matematico, e stiamo cercando tutti di risolverlo al più presto, e per la prima volta nella nostra carriera.
C’è poi il problema degli attori di primo piano, alcuni dei quali forse preferiranno non tornare proprio sul set, come spiega sempre Parker:
Ho parlato con alcuni che mi hanno detto: “Sai cosa? Mi prendo un anno sabbatico. Resto fuori dal giro.” In particolare alcuni attori più anziani che non vogliono correre rischi. Altri sembrano più tranquilli e orientati verso il tornare sul set. L’impressione è che quello che accade nel nostro settore rifletta quello che accade nel paese.
Lo stesso Roland Emmerich è un po’ intimorito all’idea di tornare sul set per girare il blockbuster Moonfall (con Halle Berry e Josh Gad) quest’autunno:
Quando hai una certa età – quest’anno compio 65 anni – ti ritrovi a fare più attenzione a certe cose. Io sono così abituato a stare sul set, circondato da persone… una cosa che probabilmente non si potrà più fare. Inoltre alcune idee renderanno i film più costosi, misure per la sicurezza come il coinvolgimento di persone apposite nello staff. Dovremo dividere la troupe in gruppi, e i truccatori potranno dedicarsi ciascuno a un solo attore, quando solitamente si dedicano a più attori, e tutto in roulotte diverse. Questo farà lievitare enormemente i costi.
Anche Charlize Theron ha qualche dubbio sul tornare sul set:
Non so se, personalmente, tornerò al lavoro nel breve tempo. Ho due bambini piccoli. Continuo ad avere incubi ricorrenti in cui in qualche maniera stupida finisco per prendere il virus e lo attacco ai miei figli. Non voglio combinare guai con questa cosa. Penso che ognuno di noi abbia questa responsabilità, dobbiamo rendercene conto tutti.
Non è una preoccupazione banale, visto che gli attori interagiscono in continuazione con qualsiasi reparto durante le riprese. Ed è uno dei problemi che le produzioni dovranno risolvere il prima possibile, come spiega il produttore Dan Wilson:
Gli attori, ma anche i membri della troupe, sono preoccupati. Noi stiamo preparando un piano che li metta nella massima protezione possibile. Nessuno vuole lavorare in un contesto rischioso, che sia un talent o un membro della troupe. Tutte le persone coinvolte sul set vogliono sentirsi al sicuro: c’è nervosismo, ed è naturale e comprensibile.
I piani in questione sono stati proposti a fine maggio: si tratta di linee guida e misure stilate in concerto da sindacati, studios e responsabili della sicurezza. Lo stato della California ha accolto questi piani e ha dato il via libera alle produzioni a partire dal 12 giugno: i primi a tornare sul set saranno, probabilmente, piccole produzioni che per motivi anche creativi non avranno troppe difficoltà ad adottare le misure, e grandi produzioni interrotte durante il lockdown e che ora sono costrette a terminare il lavoro. Se tutto andrà bene, diverse altri film e serie tv si accoderanno, anche se prima andrà risolto il problema delle assicurazioni…
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