Sumner Redstone è morto: si è spento a 97 anni il vegliardo dei media americani, un uomo che ha attraversato il ventesimo secolo dominando il cinema e la televisione. Attraverso la catena cinematografica National Amusements, ha controllato fino all’ultimo insieme alla sua famiglia il colosso dei media ViacomCBS, proprietario tra le altre cose anche della casa di produzione e distribuzione cinematografica Paramount Pictures e dei canali televisivi CBS, MTV, Showtime, Nickelodeon, Paramount Netrowk, Comedy Central, controllando anche stazioni radio e case editrici

“È con grande tristezza che annunciamo la scomparsa di Sumner M. Redstone, un uomo d’affari che si è fatto da solo, filantropo, veterano della Seconda Guerra Mondiale che è riuscito a costruire uno dei più grandi insiemi di asset media al mondo,” ha dichiarato ufficialmente National Amusements. Secondo il CEO di ViacomCBS Bob Bakish, Redstone era un “brillante visionario, manager e uomo d’affari, che da solo ha trasformato un’azienda famigliare di drive-in in un portfolio media globale. Era una forza della natura, ferocemente competitivo, e lascia una grande eredità sia in termini di affari che filantropia. ViacomCBS ricorderà Sumner per la sua imparagonabile passione per la vittoria, la sua infinita curiosità intellettuale e la sua completa dedizione alla compagnia.”

Nato a Boston nel 1923, Redstone si laureò ad Harvard e poi si arruolò per la Seconda Guerra Mondiale. Successivamente ottenne un’altra laurea in legge ad Harward e lavorò per il partimento di giustizia prima di unirsi alla catena di drive-in del padre, la National Amusements. L’esperienza in legge lo portò a intentare causa agli studios per pratiche contrattuali sleali e perché si rifiutavano di lanciare i film di prima visione sui drive-in. Negli anni sessanta, con il declino dei drive-in, utilizzò molte delle terre di proprietà della compagnia per costruire i primi cinema multisala (Redstone era proprietario del marchio registrato “multiplex”). Resosi conto che in futuro i canali di distribuzione si sarebbero moltiplicati, e che la vera chiave stava nel contenuto (fu lui a coniare la frase “content is king!”), negli anni settanta e ottanta acquistò quote di Fox, Columbia Pictures ed MGM Home Entertainment, per poi puntare la sua attenzione su Viacom (che, tra le altre cose, tra il 1994 e il 2004 fu anche proprietaria di Blockbuster). Successivamente puntò alla Paramount Pictures, e poi alla CBS. Gli alti e bassi del mercato lo costrinsero a vendere, nel nuovo millennio, sia Blockbuster che il Madison Square Garden (di proprietà di Paramount). Negli ultimi anni Redstone e la sua famiglia hanno gestito prima lo scorporso di Viacom e CBS, in controtendenza per valorizzare al meglio i vari asset delle compagnie, e poi l’anno scorso una nuova fusione tra le due, in linea con il consolidamento tra i grandi gruppi media globali. Dal 2016, Redstone aveva la nomina di chairman emerito della compagnia che ha costruito.

Noto donnaiolo, nel 1979 rischiò di perdere la vita in un terribile incendio al Copley Plaza Hotel di Boston dove si trovava con una delle sue numerose amanti. Due i divorzi acrimoniosi alle spalle e due i figli: Brent e Shari Redstone. Il primo si è allontanato dalla famiglia nel 2006, la seconda gestisce da tempo le attività di National Amusements e nel corso degli anni è arrivata prima a far causa al padre, e poi a riconciliarsi con lui, arrivando a convincerlo finalmente a riunire Viacom e CBS in un’unica entità l’anno scorso.

 

 

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