Nelle ultime settimane gli esercenti cinematografici hanno implorato il governatore di dare il via libera alla riapertura: il comitato esecutivo della Global Cinema Federation gli ha indirizzato una lettera aperto chiedendo che i cinema non venissero discriminati rispetto ad attività simili che sono tornate operative ormai da settimane.
L’area di New York City, quella di Los Angeles e quella di San Francisco rappresentano insieme un’enorme fetta di spettatori nel territorio americano, e vengono considerate “mercati a sè”, tanto che la mancata riapertura dei cinema in queste zone ha spinto le major a rinviare la maggior parte delle pellicole al 2021.
Ma nelle ultime settimane inizia a intravedersi una strategia per le riaperture. In California il governatore Newsom ha permesso di aprire i cinema in base ai dati di infezione delle varie contee.
La speranza delle grandi catene cinematografiche è che progressivamente le sale possano tornare a riaprire in tutto il paese. AMC, la più grande catena al mondo (proprietaria di UCI Cinemas) ha segnalato agli azionisti che a meno di una drastica inversione di tendenza, potrebbe finire la liquidità entro l’inizio del 2021. Cineworld, proprietaria di Regal Cinemas, ha chiuso tutte le strutture temporaneamente a partire dal 5 ottobre.
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