L’azienda ha stretto un accordo con Citigroup e Goldman Sachs per vendere circa 15 milioni di azioni, dopo aver ottenuto 54 milioni di dollari in liquidità con un’operazione simile il mese scorso. Ma ha avvertito:
Nel caso l’azienda non sia in grado di ottenere liquidità aggiuntiva da queste risorse, o queste non le permettessero di far fronte ai suoi obblighi, verosimilmente inizierà una ristrutturazione in tribunale o fuori da esso. E in caso di una futura liquidazione o bancarotta, gli azionisti soffrirebbero probabilmente la perdita totale del loro investimento. Servirà molta liquidità aggiuntiva e c’è il dubbio concreto che per un discreto periodo di tempo non si riesca a continuare con l’attività, i proprietari di azioni Classe A di AMC potrebbero perdere totalmente il loro investimento.
AMC comunica di avere 417.9 milioni di dollari di liquidità a disposizione, in calo rispetto ai 508 milioni dichiarati a fine agosto. Le difficoltà dell’industria cinematografica americana proseguono, anche se negli ultimi giorni vi sono state notizie parzialmente positive: lo stato di New York ha infatti dettato le linee guida per la riapertura delle sale (fuori dalla città di New York) dal 23 ottobre.
Fonte: Variety
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