Qualche giorno fa vi abbiamo segnalato che il numero di febbraio della rivista inglese Empire Magazine sarebbe stata curata nientemeno che da Edgar Wright. Un numero speciale dedicato ai “più grandi momenti cinematografici di sempre”, un modo per celebrare l’esperienza in sala in quello che forse è il periodo più buio per l’industria.

Wright ha coinvolto 40 tra i nomi più importanti di Hollywood per parlare dei film che hanno segnato maggiormente la loro vita – film che hanno visto rigorosamente al cinema. Parliamo di personaggi come Spike Lee, Kevin Feige, Taika Waititi, Steven Spielberg, Patty Jenkins e Chris Evans.

Ma prima di tutto, Empire ha pubblicato la top-10 personale di Wright, con l’elenco dei dieci momenti più importanti che ha vissuto al cinema.

Uno di questi è un primo appuntamento romantico… a vedere Seven di David Fincher:

Probabilmente non è stato molto saggio andare a vedere Seven a un primo appuntamento. Primo e ultimo. Seven non è un film ideale per un appuntamento. Le persone citano il momento Sloth, uno shock studiato con molta attenzione… E il finale. C’è sempre un po’ di ansia e aspettativa per i colpi di scena finali. E quello di Seven era interessante. Il pubblico in sala non si aspettava quel finale, e quindi era possibile percepire quando i vari spettatori iniziavano a capire cosa stava per succedere… Un film in grado di catturare veramente il pubblico. Le persone iniziano a rendersi conto, iniziano ad avere il terrore… “Cosa sta succedendo? Cosa succederà?” Era veramente entusiasmante vedere come alcune persone riuscivano a capire cosa conteneva la scatola prima che ci arrivassero tutti gli altri.

Le dieci migliori esperienze cinematografiche di Edgar Wright sono le seguenti:

  • Gravity
  • Mad Max: Fury Road
  • Attrazione Fatale
  • C’era una volta a… Hollywood
  • Il silenzio degli innocenti
  • Seven
  • Un pesce di nome Wanda
  • Tutti pazzi per Mary
  • South Park – Il film: più grosso, più lungo & tutto intero
  • Team America: World Police

C’era una volta a… Hollywood è stato uno dei pochi film di Tarantino che il regista ha visto senza aver letto la sceneggiatura in anticipo:

Ho visto il film a una proiezione privata, insieme ad alcuni membri della troupe di Last Night in Soho. Avevo avuto la possibilità, recentemente, di vedere alcuni dei film di Tarantino dopo averne letta la sceneggiatura, ma in questo caso non avevo letto nulla e avevo evitato le recensioni perché sapevo che c’era qualcosa che non avrei voluto spoilerarmi. Gli ultimi quindici minuti del film mi hanno sconvolto e così quando è arrivato al cinema ho detto alla mia ragazza: “Voglio rivederlo al cinema, nel giorno di uscita, voglio vivere quest’esperienza con il pubblico!” Ho pagato per percepire l’emozione in quella stanza. È una sensazione straordinaria, quella che ottieni rivedendo un film. È un film fantastico da vedere in una sala piena di gente che non sa come andrà a finire!

Trovate gli altri commenti del regista su Empire Magazine.

 

 

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