L’esorcista: William Friedkin smentisce il suo presunto coinvolgimento nel reboot
Il regista William Friedkin ha smentito su Twitter le voci che lo vedrebbero coinvolto in un reboot di L’esorcista
All'inizio di quest'anno è giunta voce riguardante la lavorazione di un reboot di L'esorcista targato Morgan Creek Productions.
LEGGI ANCHE - L’esorcista fa ancora una paura tremenda
Il regista però proprio nelle scorse ore ha deciso di smentire tale voce sul suo possibile coinvolgimento nel progetto con un tweet:
Ecco il tweet del regista:Gira voce su IMDB che io sia coinvolto in una nuova versione de L'esorcista. Questo non è un rumour, è una completa menzogna. Non esiste abbastanza denaro o motivazioni al mondo per convincermi a farlo.
There’s a rumor on IMDB that I’m involved with a new version
— William Friedkin (@WilliamFriedkin) December 17, 2020
Of The Exorcist. This isn’t a rumor, it’s a flat-out lie.
There’s not enough money or motivation in the world
To get me to do this.
Qua sotto potete leggere la sinossi ufficiale del film del 1973:
Regan, dodicenne figlia dell'attrice MacNeil, in occasione di un ricevimento in casa propria inesplicabilmente dimostra segni di squilibrio mentale. La madre, preoccupata, ricorre a luminari che sottopongono la fanciulla sventurata a molteplici indagini e dolorose terapie, finendo con il confessare l'incapacità della scienza. Rumori inesplicabili e altri fenomeni, le indagini di Kinderman sulla strana morte di un regista amico di famiglia, tutto induce la madre atea a ricorrere al padre gesuita Karras. Questi, laureato in medicina e specializzato in psichiatria, tende a spiegare il caso di Regan come un fenomeno naturale, tuttavia, indotto da numerosi elementi, è costretto ad ammettere la "possessione" diabolica e a ricorrere al vescovo per l'esecuzione dell'esorcismo. Il rito viene compiuto da un anziano e preparato sacerdote con l'assistenza dello stesso Karras: Regan torna alla normalità, ma l'esorcista muore per apoplessia e padre Karras, a sua volta posseduto, si butta dalla finestra.
FONTE: Twitter/William Friedkin