Qualche ora fa abbiamo parlato dell’intervista che Macaulay Culkin ha rilasciato a Esquire, una chiacchierata in cui l’ex baby star ha parlato, con estrema franchezza, della sua carriera, quella dei primi anni novanta quando, con tutta probabilità, era il bambino più famoso al mondo, e quella attuale, attiva, ma defilata dai riflettori della ribalta e arrivata dopo anni estremamente difficili dal punto di vista della vita privata, per via dei problemi con la droga e con un padre decisamente poco “esemplare”.

Nel lungo e interessante profilo, Macaulay Culkin ha discusso anche di un tema da sempre molto caldo: la sua amicizia con Michael Jackson.

Culkin spiega che l’amicizia fra lui e la leggenda del pop scomparsa il 25 giugno del 2009, nonostante i 22 anni di differenza di età si era sviluppata in maniera molto naturale perché entrambi erano accumunati dal non aver vissuto un’infanzia “normale” ed entrambi erano spremuti fino all’osso da un padre più interessato al costante e ingente gettito economico che potevano generare che al loro benessere.

L’ultima volta che i due si sono visti è accaduto alla toilette della Santa Barbara County Superior Courthouse, nel 2005. Macaulay Culkin aveva 24 anni, Michael Jackson 46. Il primo era intervenuto proprio a difesa del secondo nel caso che vedeva il cantante accusato di molestie nei riguardi di un bambino di tredici anni malato di cancro, accuse da cui venne assolto.

In quell’occasione il cantante gli disse, a mo’ di amara battuta, “È meglio se non parliamo, non vorrei influenzare la tua testimonianza”.

Poi Macaulay Culkin racconta:

Guarda, comincerò col dirti questo, che non è una battuta, ma la verità: non mi ha mai fatto niente. E non gli ho mai visto fare niente. In questo preciso momento del tempo, non avrei alcun motivo per trattenermi sulla questione. È passato a miglior vita. Se non altro, non direi che sarebbe elegante o qualcosa del genere – ma in caso sarebbe un buon momento per parlare. E se avessi qualcosa di cui parlare lo farei. Ma non c’è nulla da dire perché non ho mai visto nulla: non ha mai fatto nulla.

Ti racconto una bella storia su Michael Jackson che non coinvolge minimamente Michael Jackson. Incontro James Franco in aereo. Ci eravamo già beccati due o tre volte nel corso degli anni. Gli faccio un cenno di saluto mentre mettiamo i bagagli nelle cappelliere. “Ciao, come va? Bene, e tu?”. È accaduto subito dopo l’uscita di quel documentario, Leaving Neveraland (leggi il nostro speciale) e lui mi fa “Allora, quel documentario”. Ed è stato tutto quello che mi ha detto. Al che io “Uh-uh?”. Silenzio. Poi mi fa “Allora, cosa ne pensi?” al che mi giro e gli dico “Ti va di parlare del tuo amico morto?” e lui, imbarazzato “No, non mi va”. E ho chiuso la questione “Bene, è stato bello vederti”.

 

 

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