In una recente intervista con THR, Rosie O’Donnell ha ricordato l’accesa discussione con Harvey Weinstein per il montaggio di Ad occhi aperti, il secondo film di M. Night Shyamalan.

Il produttore voleva rimontare completamente la pellicola (come suo solito) e la cosa non fu apprezzata dal regista che chiese aiuto alla sua collega, come raccontato da O’Donnell:

[M. Night] mi chiamò per dirmi che stava avendo problemi con Harvey, che lui voleva rimontare il suo film e quindi mi chiese di parlargli assieme a lui. Organizzammo una teleconferenza, [M. Night] era nell’ufficio con Harvey, e ricordo di avergli detto: “Questo ragazzo è un artista, non diresti a Van Gogh: “Mettici meno blu”. Il tuo lavoro di produttore e distributore è incorniciare e vendere il quadro, non cambiare tutta la tela”. A quel punto mi definì con un orribile insulto e disse: “Non sai niente, sei soltanto una conduttrice televisiva. Chi credi di essere?”. Io risposi: “Bene, è la nostra ultima conversazione”. E così fu.

Gli sforzi di Weinstein non portarono a nulla: il film fu distribuito nel 1998, un anno dopo che Shyamalan aveva venduto Il sesto senso a una cifra record di 2,2 milioni di dollari, e incassò 282.000 dollari su un budget di 6 milioni.

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