Riceviamo e rilanciamo la lettera scritta da AGIS (Associazione Generale Italiana dello Spettacolo) al premier Mario Draghi dopo le indiscrezioni di ieri sera su possibili restrizioni sui luoghi di spettacolo. In particolare, ieri sera un lancio ANSA (poi modificata ma ugualmente ripresa da tutti i giornali) citava l’ipotesi che venga introdotto l’obbligo di tampone per accedere a cinema e teatri, che già adesso sono accessibili solo a chi è munito di super green pass. Ecco il messaggio di AGIS:

Le notizie apparse sugli organi di stampa di un possibile obbligo di tampone per gli spettatori di cinema e teatri hanno creato una forte preoccupazione nel settore. Giova ricordare in questa sede che chi partecipa ad attività culturali deve essere dotato di super green pass, misura da noi convintamente sostenuta, e utilizzare per tutto il tempo i dispositivi di protezione individuale. Il distanziamento nei luoghi di spettacolo è garantito da sedute inamovibili e da una gestione del pubblico fortemente controllata, come previsto dalle Linee Guida della Conferenza delle Regioni. Aggiungere a ciò l’obbligo di un tampone comporterebbe un fortissimo disincentivo alla partecipazione ed indebolirebbe lo strumento molto efficace del super green pass.

Tutto ciò creerà ancor minore sostenibilità economica, creando alle imprese un danno di centinaia di milioni di euro, visto il particolare periodo festivo, ed ulteriori difficoltà a decine di migliaia di lavoratori già profondamente colpiti dalle ricadute pandemiche. La sicurezza di cinema e teatri è, per tutte le ragioni esposte, fuori discussione e, tra l’altro, rappresentata con convinzione da campagne istituzionali, da noi promosse insieme al Ministero della Cultura. Le chiediamo, quindi, un Suo autorevole intervento per evitare un danno incalcolabile e, probabilmente, non più recuperabile per questo settore. Siamo certi che, pur nel rispetto delle esigenze di salute pubblica, converrà con noi sul fatto che le misure in atto sono già a garanzia di assoluta sicurezza.

La pandemia, come da lei definito nel nostro incontro, ha rappresentato, tra l’altro, anche un “devastante disastro culturale”. Le chiediamo di evitarne ulteriori conseguenze che potrebbero derivare da misure eccessivamente restrittive.

I firmatari del comiunicato sono Carlo Fontana, Presidente AGIS, Mario Lorini, Presidente ANEC, Filippo Fonsatti, Presidente FEDERVIVO, Francesco Giambrone, Presidente ANFOLS.

Vi terremo aggiornati.

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