Assassinio sul Nilo e la questione Armie Hammer.

Di recente, la Disney ha comunicato le nuove date e modalità di release di alcune importanti pellicole da Black Widow a Free Guy passando per Crudelia, Luca e Assassinio sul Nilo.

E proprio per quest’ultima pellicola citata, il seguito di Assassinio sull’Orient Express diretto e interpretato nuovamente da Kenneth Branagh e basato sul libro del 1937 scritto da Agatha Christie, pende una poco incoraggiante spada di Damocle che risponde al nome di Armie Hammer.

L’attore, lo ricordiamo, è stato travolto da una serie di scandali, ed è anche indagato per stupro dalla polizia di Los Angeles, tanto che la sua agenda lavorativa si è sostanzialmente svuotata. Giusto ieri abbiamo appreso che l’attore è stato rimosso anche dal cast di Billion Dollar Spy, nuovo lungometraggio che Amma Asante (La ragazza del dipinto) dirigerà per la Walden Media.

E per la Disney, che ha “ereditato” dalla 20Th Century Fox Assassinio sul Nilo, la pellicola, a prescindere da quanto dovremmo attendere per vederla (al momento è fissata per l’11 febbraio del 2022), potrebbe diventare una bomba a orologeria in quanto a “bad publicity”.

Variety segnala quanto riportato da una fonte che ha già avuto la possibilità di vedere un primo montaggio della pellicola. Questa fonte ha confermato che la parte di Armie Hammer è talmente significativa al punto da essere, sostanzialmente, quella del protagonista maschile. Allo stato attuale delle cose, lo studio non ha intenzione di effettuare delle riprese aggiuntive per andare a sostituire Hammer anche perché, pur prescindendo dai costi, sarebbe un’operazione impossibile quella di riuscire a richiamare sul set tutto l’imponente cast di star.

Il dirigente di uno studio rivale spiega che, secondo lui, l’unica strada percorribile sarebbe quella del dire a viso aperto che questo film è stato realizzato grazie al lavoro di centinaia di persone e non deve essere gettato “alle ortiche” per le colpe di una sola persona. Sempre questo anonimo dirigente sospetta che un buon compromesso potrebbe essere quello della release di Assassinio sul Nilo in streaming (su Hulu negli Stati Uniti e su Star negli altri mercati), che andrebbe a creare meno “trambusto” di una distribuzione in pompa magna in sala.

La Disney non si è ancora espressa in merito alla spinosa faccenda e il sospetto è che si ritroverà a elaborare una strategia in corso d’opera in base all’evoluzione dello scandalo e delle accuse collegati ad Armie Hammer.

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