Il mondo dei robot ha sempre esercitato il proprio fascino tanto sulla macchina cinematografica americana, come confermato dall'inarrestabile successo della saga di Transformers e dalla recente sorpresa al botteghino di Real Steel, quanto sull'industria d'animazione giapponese che, fin dagli anni '60 ne ha fatto uno degli elementi più ricorrenti nelle proprie produzioni (basti pensare ai celebri "robottoni").

E proprio una serie animata degli anni '60, intitolata evocativamente Gigantor, arriverà sul grande schermo con un live action diretto da Bryan Barber, attualmente in possesso dei diritti di trasposizione del prodotto, oltre al relativo merchandise ed eventuali videogame. Nato professionalmente come regista di videoclip, Barber ha esordito al cinema nel 2006 con Idlewild, musical ambientato nel 1930 che includeva vari pezzi scritti e interpretati dal gruppo degli OutKast, per poi andare vicino ad ottenere la direzione di X-Men le origini: Wolverine. Con Gigantor potrà mettersi alla prova con un budget di 60 milioni di dollari (che ora proporrà a vari studios) e una storia che, proprio secondo una sua definizione, rappresenterà l'incontro tra Transformers e i Goonies.

E la definizione fornita da Barber sembra abbastanza calzante, dato che il film, tratto come detto dall'omonima serie degli anni '60 mai giunta in Italia (ma parzialmente conosciuta attraverso il remake degli anni '80 arrivato da noi con il titolo Super Robot 28), vedrà come protagonista un dodicenne che entra in possesso di un telecomando in grado di controllare un gigantesco robot dagli straordinari poteri, che verranno utilizzati di volta in volta per salvare il mondo da varie minacce.

"Sono stato fortunato", ha commentato Barber, "Qui c'è un film che non si prende troppo sul serio, con dei sentimenti ed effetti speciali, e che riguarda una super arma che cade nelle mani di un ragazzo che svilupperà le capacità necessarie per utilizzare il robot per salvare il mondo".