Anche David Harbour, la star di Stranger Things e Black Widow, può essere inserito in quel novero di attori critici del cosiddetto “method acting”. Con questa espressione d’intende quel particolare tipo di approccio alla recitazione adottato da svariati interpreti che prevede il restare sempre “nel personaggio”, anche nelle pause dalle riprese se non, addirittura, anche una volta rientrati fra le quattro mura di casa. In questa pagina di Wikipedia potete trovare una lista di attori e attrici che adottano questa particolare procedura artistica per plasmare i propri personaggi.

David Harbour, che ha cominciato la sua carriera a teatro e al cinema con ruoli secondari in acclamate pellicole come Brokeback Mountain e Revolutionary Road, spiega:

Quando ero più giovane – cielo, è così imbarazzante – ricordo di aver interpretato quel famoso Re scozzese (David Harbour tiene fede a una ben nota superstizione teatrale ed evita di pronunciare il nome Macbeth, ndr.) e aver pensato “Ucciderò un gatto” o qualcosa del tipo “Devo uccidere qualcosa in maniera tale da comprendere cosa significhi”. Naturalmente non lo feci. Non solo quella roba (il method acting, ndr.) è sciocca, ma è pericolosa e non produce dei lavori degni di nota.

Quando gli viene citato Daniel Day-Lewis, noto sostenitore del metodo e vincitore di ben tre Oscar aggiunge:

È uno straordinario attore che mi cattura e affascina, ma quando spiega il suo processo, mi sembra un grande nonsense.

David Harbour non è l’unica star ad essersi “scagliata” contro il method acting negli ultimi mesi. Durante la promozione stampa del terzo Animali fantastici anche Mads Mikkelsen aveva criticato il metodo dicendo che secondo lui si tratta di una vera e propria st*onzata:

Se si tratta di un film di me*da cosa pensi di aver ottenuto? Dovrei restare colpito dal fatto che non hai mai abbandonato il personaggio? Avresti dovuto lasciarlo fin dal principio! Come dovresti prepararti a interpretare un serial killer? Trascorrendo due anni a controllare cosa fa?

Poi c’è stato chi come Jesse Plemons è stato addirittura infastidito dal method acting di Benedict Cumberbatch durante le riprese de Il potere del cane e chi, come Samuel L. Jackson pensa che anche durante le riprese di scene particolarmente difficili la recitazione dovrebbe essere divertente e non “opprimente” come col metodo.

Nell’ultima manciata di anni, il tema del method acting ha spesso e volentieri tenuto banco sulle pagine dei siti d’intrattenimento soprattutto grazie ai pittoreschi exploit di Jared Leto sul set dei progetti ai quali ha preso parte, da Suicide Squad a Morbius, passando per Blade Runner 2049 e House of Gucci. Qualche mese fa vi abbiamo raccontato che, proprio per l’adesione di Jared Leto al metodo, le sue pause per andare alla toilette durante la lavorazione del cinecomic Sony Morbius potevano arrivare a durare anche 45 minuti dato che la star… non voleva rinunciare a impiegare le stampelle (ECCO TUTTI I DETTAGLI)!

Cosa ne pensate delle parole di David Harbour? Se siete iscritti a BadTaste+ potete dire la vostra nello spazio dei commenti qua sotto!

Fonte: GQ

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