Denis Villeneuve contro Hollywood: un sistema guidato da Wall Street in cui "la creatività viene limitata"
Anche se ormai Denis Villeneuve è un filmmaker perfettamente integrato nel sistema hollywoodiano, è perfettamente consapevole di alcune criticità...
Anche se ormai Denis Villeneuve, grazie al suo curriculum, è uno di quei registi che può bussare alla porta di una major e ricevere tutti i soldi che vuole per la produzione di uno suo film, resta comunque alquanto critico nei confronti del "sistema Hollywood".
In un profilo del TIME Magazine che arriva a margine delle attività stampa collegate all'imminente debutto di Dune 2, Denis Villeneuve torna a criticare un'industria che definisce sciava delle dinamiche di Wall Street.
Il cinema, fin dagli albori, ha fronteggiato molteplici crisi. C'è sempre un aggiustamento della rotta, ma il fiume continuerà a scorrere. L'esperienza cinematografica in sala esiste per restare e continuare a vivere. Prevarrà su queste sfide e si trasformerà.
Villeneuve dice di non essere preoccupato tanto dall'intelligenza artificiale quando dal "fatto che noi cineasti in primis ci comportiamo come algoritmi" per poi aggiungere:
Siamo in un periodo molto conservatore dove la creatività è limitata. Tutto ruota attorno a Wall Street. Ma l'unica cosa che può salvare il cinema è la libertà, correre e assumersi dei rischi. Perché si percepisce l'eccitazione del pubblico quando vede qualcosa d'inedito.
Trovate tutte le informazioni su Dune: Capitolo due, in uscita il 1 marzo negli USA (il 28 febbraio da noi), nella scheda del film.
Cosa ne pensate della riflessione del regista? Ditecelo nei commenti!
FONTE: TIME Magazine