DMX, pseudonimo di Earl Simmons, si è spento ieri, a New York, all’età di 50 anni. Il rapper, attivo anche a Hollywood, era stato colpito da infarto una settimana fa circa. Infarto che, stando a quanto riportato da People Magazine, era stato causato da un’overdose.

Questa la dichiarazione ufficiale che la famiglia di DMX ha affidato al magazine:

Siamo incredibilmente rattristati dal dover annunciare che oggi si è spento il nostro amato DMX, nato Earl Simmons. Aveva 50 anni ed è trapassato al White Plains Hospital dove aveva accanto la sua famiglia, che gli è stato di supporto in questi suoi ultimi giorni.

DMX era apparso in svariati action come Ferite mortali, accanto a Steven Seagal, Amici x la morte e Romeo deve morire, dove ha recitato insieme a Jet Li, e Never Die Alone.

Come ricorda Wikipedia:

Earl nacque a Mount Vernon, e crebbe a Yonkers. Un’infanzia difficile lo rese un ragazzo impulsivo e manesco, che sopravviveva rubando, tra difficoltà con la legge. L’hip hop gli permise di trovare una via d’uscita: iniziò la sua carriera come DJ e come beatboxer, prendendo il nome dalla drum machine digitale DMX, il nome però è anche l’acronimo di “Dark Man X”.

Si fece un nome nell’ambiente del freestyle; nel 1991 il suo nome comparve sulla rivista The Source nella “Unsigned Hype Column”, rubrica che segnalava artisti ancora senza casa discografica. La Ruffhouse Records, legata alla Columbia Records, lo mise sotto contratto nel 1992 facendogli produrre un singolo, Born Loser. Non riuscendo a promuovere l’artista in maniera adeguata, la Ruffhouse sciolse il contratto.

Nel 1994 DMX pubblicò il singolo Make a Move. Lo stesso anno venne arrestato per problemi di droga. Per riprendere la carriera, apparve su uno dei mixtapes underground di DJ Clue. Nel 1997 ottenne dalla Def Jam Records un contratto discografico, partecipando così agli album 4, 3, 2, 1 di LL Cool J, 24 Hours to Live di Ma$e e Money, Power & Respect dei The LOX.

All’inizio del 1998 debuttò per l’etichetta Def Jam con il singolo Get at Me Dog, che divenne disco d’oro e spianò a DMX la strada per l’incisione del primo disco, It’s Dark and Hell Is Hot, uscito nel maggio del 1998. L’album debuttò al primo posto nelle pop charts. Il progetto, prodotto quasi esclusivamente da Swizz Beatz, vendette oltre quattro milioni di copie. Si notava per l’aggressiva presenza al microfono.

Recitò come co-protagonista nel film Belly di Hype Williams, che non ebbe particolare successo. Prima della fine del 1998 terminò il suo secondo album, Flesh of My Flesh, Blood of My Blood che entrò al primo posto delle classifiche e divenne triplo disco di platino. La copertina presenta una controversa immagine che immortala DMX grondante di sangue.

L’anno seguente, con Jay-Z, Method Man e Redman, partecipò all’Hard Knock Life Tour; durante lo svolgimento lo zio e manager di DMX fu accidentalmente colpito con un colpo di pistola al piede in un hotel del New Jersey. La polizia, perquisendo la casa del rapper, rilevò la presenza di animali maltrattati, di armi e di droga. DMX e la moglie furono accusati. Durante questo periodo, la Ruff Ryders di cui DMX era membro fondatore, produsse la compilation Ryde Or Die Vol. 1, in cui apparivano tra gli altri Eve e i LOX, oltre che lo stesso DMX.

Il suo terzo album fu pubblicato nel 1999, dal nome …And Then There Was X, entrando anch’esso al primo posto della hit parade. Il singolo Party Up (Up In There) riscosse un successo enorme, andandosi a piazzare nella top 10 della classifica R&B. Anche i singoli seguenti, What These Bitches Want e What’s My Name? contribuirono a far vendere all’album oltre cinque milioni di copie.

Con il film Romeo deve morire, dove recita al fianco di Aaliyah, DMX ritornò a essere attore.

Cosa ne pensate? Ditecelo nei commenti!

 

FONTE: People Magazine

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