Sono anni ormai che si parla di una possibile candidatura di Dwayne “The Rock” Johnson alla Presidenza degli Stati Uniti. La cosa è nata quasi per scherzo, ma già nel 2017 Michael Moore propose l’attore come comandante in capo. All’epoca, lo stesso Dwayne Johnson rispose così:

Penso sia una prospettiva realistica. Sento che ora mi trovo in una posizione in cui le mie parole hanno un certo peso e influenza ed è per questo che cercano i miei endorsement.

L’anno scorso, in occasione della campagna delle Presidenziali che vedeva contrapporsi Donald Trump e Joe Biden, l’attore si è per la prima volta esposto politicamente con un appassionato sostegno nei confronti dei democratici:

Ho amici da entrambe le parti politiche, e siamo sempre stati d’accordo sull’importanza della conversazione, e di dove conduce. Per anni mi sono registrato come Indipendente, e le mie idee sono sempre state centriste. Penso che il Vice Presidente Biden e la Senatrice Harris siano la scelta migliore per guidare il nostro paese, e li sostengo nella campagna per diventare Presidente e Vice Presidente degli Stati Uniti.

Ad aprile Newsweek ha pubblicato un sondaggio, al quale l’attore ha risposto:

Onorato!

Non penso che i nostri Padri Fondatori abbiano MAI ipotizzato che un tizio alto uno e novanta, calvo, pieno di tatuaggi, mezzo-nero e mezzo-samoano, che beve tequila, che guida pick-up e che indossa il marsupio si potesse mai aggiungere al loro club – ma se mai dovesse capitare, sarebbe un onore servire voi, il popolo.

Ora Dwayne Johnson torna sull’argomento su Instagram, citando un articolo di Vanity Fair che riprende il sondaggio di qualche mese fa, e spiega perché difficilmente potrebbe essere un candidato ideale. Ma nel farlo, molto scientemente, parla a tutta la nazione… come solo un perfetto candidato saprebbe fare:

Le conversazioni si infiammano sempre quando si parla di una mia possibile corsa alla presidenza degli Stati Uniti, un giorno.

L’ultimo sondaggio afferma che il 46% degli americani sosterrebbe la mia candidatura alla presidenza.

Per la mia intervista su Vanity Fair, ho passato molto tempo con il mio scrittore (e compagno di bevute di tequila) Chris Heath, abbiamo discusso delle mie sensazioni più oneste riguardo all’incredibile sostegno che potrei ricevere se corressi per la presidenza.

Ma ecco è la verità.

Il sostegno del 46% degli americani alla mia candidatura come Presidente è un grandissimo onore, mi fa sentire umile e mi fa venire i brividi di soggezione.

Ma alla fine, io non conosco l’aspetto più fondamentale della politica. Io tengo profondamente al nostro paese. E tengo a ciascun maledetto americano che ha il sangue rosso – ovvero tutti. Non è un’illusione.

Potrei anche avere delle qualità da leader, ma questo non mi rende necessariamente un grande candidato presidente.

Ed è questo il punto, oggi.

Non sono un politico, quindi non mi interessa da quale lato della strada viviate, o da quale parte del corridoio vi sediate.

I valori fondamentali sono importanti.

Lavorare sodo, prendervi cura della vostra famiglia, essere gentili con le persone, portare onore al vostro nome, portare onore nelle vostre mani, essere inclusivi, rispettare TUTTI, non essere pieni di cazzate.

Non sono un politico, ma questa è la verità.

Grazie a Vanity Fair e grazie a Chris per avermi aiutato a ragionare su questo argomento così polarizzante e importante.

Cosa ne pensate? Ditecelo nei commenti!

 

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