In un pezzo di Variety in cui si parla anche del quarantennale della pellicola, che in Italia arrivò in sala a novembre del 1981, Adrienne Barbeau, al tempo moglie di John Carpenter nonché interprete di Maggie in 1997: Fuga Da New York, racconta la dinamica della vicenda:
A quanto pare, dopo una proiezione di prova, JJ alzò la mano e chiese a John “Cosa è accaduto a Maggie?”. Immagino che pensasse che la scena della sua morte non fosse abbastanza chiara e non si capisse bene che era morta dopo essere stata investita dalla vettura. Per questo, un po’ dopo, John ed io, insieme a una piccola troupe, andammo nel garage di casa nostra per girare l’inquadratura finale di Maggie ricoperta di sangue. Mi rimisi il costume e il make-up, mi misi nuovamente quel tacchino arrosto do acconciatura in testa, mi distesi a terra in garage tutta ricoperta di sangue e girai la scena.
Questa la sinossi ufficiale di 1997: Fuga Da New York:
1988: l’indice di criminalità negli Stati Uniti raggiunge il 400%. Quella che un tempo fu la libera città di New York diventa il carcere di massima sicurezza per l’intero paese. Un muro di cinta di 15 metri viene eretto lungo la linea costiera di Jersey, attraverso il fiume Harlem, e giù lungo la linea costiera di Brooklyn. Circonda completamente l’isola di Manhattan, tutti i ponti e i canali sono minati. La forza di polizia statunitense, come un esercito, è accampata intorno all’isola. Non vi sono guardie dentro il carcere. Solo i prigionieri e i mondi che si sono creati. Le regole sono semplici: una volta entrati, non si esce più.
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