Fede Alvarez torna a parlare del sequel di La Casa durante un'intervista rilasciata a Collider a margine degli impegni stampa per la promozione home video del film.

Ecco quanto emerso:

Stiamo discutendo della cosa. Io e Sam (Raimi, ndr.) stiamo tentando di capire cosa possiamo ottenere dalla storia. Sarà che sono figlio degli anni ottanta, ma per me un vero sequel è una pellicola che riprende il discorso iniziato col film precedente. Quelli che se non hai visto il Capitolo 1 non capisci bene il senso del tutto. Come con Ritorno al Futuro pt. 2. Se non hai visto la prima, non riesci a gustartelo appieno.

E' questa la mia idea di sequel. Un lungometraggio che prosegue una vicenda, prende un personaggio, quello che è sopravvissuto, e va avanti con quello. E' quello che voglio fare.

Una visione che potrebbe andare a sbattere col volere dello studio di produzione:

La realtà dei fatti è che però, oggigiorno, fare un sequel vuol dire riproporre la stessa identica storia con dei personaggi differenti. E' questo che accade con i vari Saw o Final Destination. Si gioca con la medesima idea applicata a gente differente. Personalmente non penso che dovremmo prendere un nuovo set di ragazzini, sbatterli nella Casa e metterli alle prese con Libro. Per cui stiamo tentando di barcamenarci fra quello che il mercato vorrebbe che facessimo e quello che vogliamo davvero fare.