Secondo quanto riporta il Los Angeles Times, almeno 19 titoli con protagonista l’attore sono stati tolti da Tencent Video, una delle piattaforme streaming più grandi del paese, e tutti i suoi film (tranne Toy Story 3, dove fa il doppiatore) è stato tolto da Youku e Migu Video, mentre altre piattaforme come Bilibili e Xigua Video hanno fatto seguito.
A gennaio è stato annunciato che Keanu Reeves avrebbe partecipato alla trentacinquesima edizione del Tibet House Benefit Concert al fianco di Laurie Anderson, Patti Smith, Cyndi Lauper e Iggy Pop. Si tratta di un concerto di beneficenza che vede Philip Glass come direttore artistico e che si è tenuto virtualmente (per il secondo anno consecutivo) all’inizio di marzo.
Dopo l’annuncio della partecipazione di Reeves, i nazionalisti cinesi hanno iniziato a protestare sui social media, proprio mentre Matrix Resurrections usciva al cinema (in Cina il film è andato piuttosto male, e c’è chi ipotizza che parte del flop sia stato dovuto a questo boicottaggio).
La Cina, come noto, non riconosce l’indipendenza tibetana e da sempre si scaglia contro gli artisti che sostengono il Tibet o il Dalai Lama (negli anni è capitato a Richard Gere e Selena Gomez, tra gli altri). Ecco quindi che dopo il concerto di qualche settimana fa, i film dell’attore sono stati tolti dalle piattaforme streaming. Come spesso capita, non è chiaro se questo sia avvenuto su richiesta del governo oppure per la proattività delle piattaforme, intenzionate a compiacere il governo.
È necessario attenersi alla netiquette, alla community infatti si richiede l’automoderazione: non sono ammessi insulti, commenti off topic, flame. Si prega di segnalare i commenti che violano la netiquette, BAD si riserva di intervenire con la cancellazione o il ban definitivo.